In attesa del parere della commissione Affari istituzionali dell’Ars, guiderà già da domani l’Azienda in qualità di commissario straordinario
Alessandro Caltagirone è il nuovo manager dell’Asp di Siracusa.
La designazione è arrivata nel corso della seduta di giunta di questa sera su proposta dell’assessore alla Salute Giovanna Volo.
Nominati anche i nuovi manager delle altre strutture sanitarie regionali e dei 3 policlinici universitari, scelti dalla rosa dei 49 idonei stilata sulla base delle valutazioni della Commissione di selezione.
In attesa del completamento dell’iter con il parere della commissione Affari istituzionali dell’Ars, i designati guideranno già da domani le stesse aziende in qualità di commissari straordinari, ad eccezione di Gaetano Sirna confermato direttore generale del Policlinico di Catania fino a ottobre 2025.
Per quanto riguarda, invece, gli ospedali universitari di Palermo e Messina, i vertici sono stati individuati all’interno di una terna di nomi proposta dai rispettivi rettori.
Questo l’elenco completo dei nomi e delle destinazioni dei nuovi direttori generali designati nelle nove aziende sanitarie provinciali:
Asp Palermo: Daniela Faraoni, Asp Catania: Giuseppe Laganga Senzio, Asp Messina: Giuseppe Cuccì ,Asp Agrigento: Giuseppe Capodieci, Asp Caltanissetta: Salvatore Lucio Ficarra, Asp Enna: Mario Carmelo Zappia, Asp Ragusa: Giuseppe Drago, Asp Siracusa: Alessandro Caltagirone, Asp Trapani: Ferdinando Croce.
Questi i manager designati a Palermo, Catania e Messina per aziende ospedaliere, Arnas e Irccs e dei Policlinici
Arnas “Civico” Palermo: Walter Messina, Azienda ospedaliera “Villa Sofia-Cervello” Palermo: Roberto Colletti, Arnas “Garibaldi” Catania: Giuseppe Giammanco Azienda ospedaliera “Cannizzaro” Catania: Salvatore Emanuele Giuffrida, Azienda ospedaliera “Papardo” Messina: Catena Di Blasi, Irccs “Bonino Pulejo” Messina: Maurizio Letterio Lanza
Policlinico Palermo: Maria Grazia Furnari, Policlinico Catania: Gaetano Sirna e Policlinico Messina: Giorgio Giulio Santonocito.
Il via libera alle nomine è arrivatao al termine di una giornata di fibrillazioni nella maggioranza, con una frattura che ha fatto andare ko il governo all’Ars con la bocciatura del disegno di legge “salva-ineleggibili” e con la legge sulle Province.
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