Appello alla deputazione del territorio “affinché si arrivi da un percorso rapido e condiviso
Grido d’allarme di Cna Siracusa a seguito di una indagine condotta su un campione di 75 pmi del territorio aretuseo in relazione agli investimenti per le annualità 2024/2026.
Dall’indagine emerge infatti un sostanziale crollo degli investimenti per l’80% dovuto a due fattori: il sostanziale quadro di incertezza di mercato e l’assenza di un sistema di agevolazioni a misura di Pmi.
Quest’ultimo causato dallo stop alla misura del credito d’imposta del Mezzogiorno e del contestuale strumento del credito della Zes unica che porta il minimale di investimento a 200mila euro.
Il taglio medio di investimento del campione è infatti stimato in 35mila euro, quindi ampiamente al di sotto del minimale delle Zes
“La scelta della Zes unica – si legge nella nota di Cna – per quanto utile sul profilo dell’accesso allo strumento genera timore nel 75% delle imprese che temono appunto cambi periodici di procedure e tempi di rilascio più lunghi nelle autorizzazioni, elemento critico per gli investimenti più strutturati”.
“Continuiamo ad insistere sulla necessità di un rapido correttivo – affermano Rosanna Magnano e Gianpaolo Miceli rispettivamente presidente e segretario territoriali di Cna Siracusa – che abbassi la soglia minima di investimento e renda più agibile lo strumento immaginato dal Governo nazionale per le pmi.
Occorre riservare altresi delle risorse per queste imprese per scongiurare che siano le grandi imprese a far man bassa delle agevolazioni”.
I due esponenti di Cna si rivolgono alla deputazione del territorio “affinché si arrivi da un percorso rapido e condiviso per dare respiro alle migliaia di pmi del territorio”.
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