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Bonus caro-mutui, oltre 32 mila richieste. “Fondi per tutti”

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Per ottenere il contributo i richiedenti dovranno caricare i documenti necessari per il completamento della domanda

Sono 32.643 le domande arrivate alla piattaforma dell’Irfis per richiedere i contributi destinati a mitigare l’aumento dei tassi di interesse dei mutui per l’acquisto della prima casa.

L’ammontare delle richieste raggiunge un totale di 54 milioni di euro, una cifra che supera la capienza della misura, pari a 50 milioni, che era stata definita dall’assessorato regionale all’Economia e votata dall’Ars.

Ma il governo Schifani è già al lavoro per trovare altre risorse e accogliere tutte le domande.

Per ottenere il contributo i richiedenti dovranno completare un altro passaggio: verrà stilata e pubblicata una graduatoria anonima in base al reddito Isee degli aventi diritto al contributo, quindi sarà richiesto di caricare i documenti necessari per il completamento della domanda.

La procedura partirà sulla stessa piattaforma (https://incentivisicilia.irfis.it) che potrà accogliere le richieste a partire dal 5 marzo alle 12 e fino al 26 marzo alle 17, prolungando quindi il termine del 15 marzo che era stato fissato in precedenza.

In questa fase sono richiesti la copia della domanda firmata digitalmente o la copia della domanda scansionata in formato pdf sottoscritta con firma autografa e una copia di un documento di riconoscimento del richiedente.

Secondo le previsioni degli uffici di Irfis FinSicilia, a maggio le somme saranno disponibili nei conti correnti dei richiedenti.

Inoltre, a pena di decadenza, dovranno  essere caricati sulla piattaforma i documenti necessari per consentire a Irfis i controlli che saranno svolti dopo l’eventuale erogazione del contributo.

Sono la copia in formato pdf del contratto di finanziamento e degli eventuali atti aggiuntivi relativi al mutuo a tasso variabile per l’acquisto o costruzione della prima casa; la certificazione della banca mutuante idonea a comprovare l’importo degli interessi pagati nel 2022 e nel 2023; la copia in formato pdf del certificato Isee.

 

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