Chiesti chiarimenti con una interpellanza al Ministro per gli Affari Europei
Chiarimenti sul rispetto della clausola che assicura alle regioni del Mezzogiorno almeno il 40% delle risorse del Pnrr.
Li ha chiesti con una interpellanza al Ministro per gli Affari Europei, il parlamentare Filippo Scerra (M5S). .
“Ad oggi – riferisce – non si ha traccia della ricognizione periodica a cura del Dipartimento per le politiche di coesione.
L’ultima relazione semestrale disponibile risale addirittura a dicembre del 2022. Ma a preoccuparmi ancora di più – aggiunge – è il fatto che neanche nell’ultima relazione semestrale sull’attuazione del Pnrr, a cura del Governo, vi sia menzione del dato relativo all’attuazione degli investimenti al Sud.
Una mancanza di trasparenza – insiste Scerra – che alimenta il sospetto di corposi tagli al Mezzogiorno decisi dal centrodestra, in occasione della revisione del Pnrr”.
Filippo Scerra evidenzia anche il rilevante ritardo accumulato nella spesa e quindi nell’attuazione degli interventi previsti.
“Gli investimenti diretti in opere pubbliche sono fermi all’11% del plafond disponibile; nei settori Lavoro, Politiche sociali, Salute le percentuali di spesa sono bassissime.
Inoltre – sottolinea l’esponente Cinquestelle – i tagli di progetti conseguenti alla revisione del Piano, tolgono la copertura finanziaria ad interventi che erano strategici per il rilancio dei servizi essenziali nel Mezzogiorno, in particolare in ambito di sanità, ad esempio per il rinnovamento degli ospedali (tagliati oltre 500 milioni su 1,45 miliardi).”
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