Viene chiesto all’amministrazione comunale di convocare nuovamente gli operatori
“L’aumento della tassa di soggiorno con il sistema delle percentuali deliberato dall’Amministrazione Comunale, senza alcuna concertazione con gli operatori del settore è contro ogni regola di buon senso”.
A pensarla così sono i rappresentanti di Confcommercio-Federalberghi e Confesercenti.
“Pur avendo apprezzato il coinvolgimento da parte dell’Amministrazione nei preventivi tavoli di confronto a cui le due Associazioni Provinciali hanno preso parte – si legge in una nota congiunta – dopo le prime settimane dall’approvazione del regolamento, rimane lo stupore per la scelta, mai stata oggetto di discussione ai tavoli, di applicare la tassa in una percentuale legata al costo della stanza.
In un settore turistico alberghiero in cui l’ospite è sempre più spesso l’organizzatore del proprio itinerario, scegliendo in prima persona le strutture ed i servizi di cui necessita – spiegano – questa scelta dell’Amministrazione risulta quantomeno discutibile.
Ormai con le tariffe smart che più o meno tutti gli operatori del settore applicano, gestite dai software di intelligenza artificiale, calcolare di volta in volta l’importo della tassa diventa un onere in più per il gestore.
Questa manovra con prenotazioni a sistema per la nuova stagione turistica avviata, proseguono – rischia di esporre gli operatori a pessime figure con i clienti e li obbliga a richiedere interventi rapidi sui sistemi operativi che regolano le prenotazioni”.
Da qui la richiesta indirizzata al’Amministrazione di convocare nuovamente gli operatori e di mettere in campo correttivi “per non rischiare un effetto boomerang che non farà bene all’immagine della città”.
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