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per una settimana

A Siracusa 4 studenti di Intercultura con l’obiettivo di conoscere meglio l’Italia

siracusa

Felipe, cileno, Marko, serbo, Polina, russa e Beatriz, brasiliana sono stati accolti da famiglie siracusane

Siracusa scelta come il luogo da conoscere da una rappresentanza dei 500 studenti stranieri nell’ambito della loro
permanenza di quest’anno in Italia con l’associazione Intercultura.

Quattro gli adolescenti hanno voluto trascorrere una settimana nel capoluogo aretuseo per conoscere una parte diversa del Paese rispetto a quella dove stanno trascorrendo il loro anno “italiano”, accolti da una famiglia e inseriti in una scuola locale.

Nel corso di questa “settimana di scambio”, le scuole e le famiglie del territorio hanno potuto sperimentare, per un breve periodo, l’esperienza di aprire la propria “casa” al mondo, ospitando un giovane di un’altra cultura.

I ragazzi che hanno scelto Siracusa per trascorrere la propria settimana di scambio sono: Felipe, ragazzo cileno del centro locale di Rimini; Marko, ragazzo serbo del centro locale di Verona; Polina, ragazza russa del centro locale di Ivrea e Beatriz, ragazza brasiliana del centro locale di Avellino;

Per loro, i volontari di Siracusa hanno messo a punto un programma intitolato “Arte, natura e sapori di Sicilia” per far conoscere e vivere il “tesoro” del territorio siciliano.

I quattro ragazzi, ospitati in alcune famiglie siracusane, hanno avuto modo di visitare Ortigia, il Duomo, le catacombe di S. Giovanni, il Teatro Greco e le città di Noto e Catania con una visita sull’Etna.

L’esperienza settimanale si è conclusa con una cena multietnica dove ognuno di loro ha avuto modo di fare assaporare alcuni piatti tipici del proprio paese d’origine.

Durante la settimana di scambio sono stati svolti diversi momenti di incontro, guidati dai volontari, con tanti studenti siracusani.

I ragazzi hanno avuto modo di poter raccontare alcune curiosità sui loro paesi interagendo con alcune classi del XIV istituto comprensivo “K. Wojtyla” e del Liceo Artistico “A.Gagini”, dove hanno anche potuto svolgere diverse attività laboratoriali.

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