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Rifiuti abbandonati sulla Traversa San Tommaso Belfronte: l’atto d’accusa di una famiglia inglese ospite di una struttura ricettiva

rifiuti

“Bellissimo soggiorno….vacanza indimenticabile ma l’enorme quantità di rifiuti abbandonati sulla strada che porta alla villa è scioccante”

E’ uno schiaffo in pieno volto, metaforicamente parlando, il contenuto di una lettera che una famiglia inglese, ospite di una struttura ricettiva di Traversa San Tomma Belfronte, a Siracusa, ha girato all’agenzia che gestisce la villa per conto dell’imprenditore siracusano Salvo Moschella.

“Bellissimo soggiorno….vacanza indimenticabile – scrive Chris Paine – ma l’enorme quantità di rifiuti abbandonati sulla strada che porta alla villa è visibilmente scioccante.

Come prima impressione ci siamo chiesti a cosa fossimo arrivati. Ci siamo subito chiesti – prosegue l’ospite – se fossimo arrivati in un quartiere sicuro poiché questo tipo di ambiente è tipicamente legato alla criminalità.

Dopo un paio di giorni ci siamo resi conto che scaricare i rifiuti sulle strade più piccole era una pratica comune..

Quindi sembrerebbe che questo sia un ‘problema culturale’ e chiaramente una vergogna e un danno per la tua altrimenti bellissima isola.

Penso che la natura umana sia tale che se vedi un mucchio di spazzatura, è ‘Ok’ aggiungerlo, ma se non è lì in primo luogo, potresti semplicemente esitare prima di mettere un nuovo rifiuto”.

La famiglia inglese ha pure allegato delle foto che parlano da sole e che rendono l’idea dell’entità del problema che sembra non avere soluzione.

A questa lettera si aggiungono le considerazioni del propietario che più volte ha sollevato il problema sollecitando gli enti competenti, Libero Consorzio e Comune.

“Ho contattato Tekra – riferisce Moschella – chiedendo di fare a mie spese la pulizia e lo smaltimento ma non fanno servizi sporadici a privati.

Ho cercato di fare questo servizio contattando piccoli trasportatori privati ma mi viene chiesto dalla discarica di differenziare i rifiuti e fare una dichiarazione che non esistono rifiuti pericolosi .

Ho anche offerto al Libero Consorzio la possibilità di dare un contributo economico ma, ad oggi, non ho ricevuto nessuna risposta.

Mi sento – conclude affranto ma mai domo – un Don Chisciotte che combatte contro i mulini al vento”.

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