Le considerazioni sviluppate a margine dell’evento “Città in Scena”
“Nessuno strumento informativo o di partecipazione è stato messo in moto per i nuovi progetti concepiti più recentemente dall’amministrazione intema di rigenerazione urbana (vedi tra tutti l’Archeoparco Urbano nel quartiere Tiche, già in fase di appalto).
A dirlo sono Arianna Ambrogio, coordinatrice gruppo di lavoro “Urbanistica” Pd e i tre consiglieri comunali, Milazzo, Greco e Zappulla, a margine dell’evento “Città in Scena”.
“Ci è sembrato quanto meno fuori luogo, in un contesto caratterizzato esclusivamente da opere pubbliche – evideziano – la presentazione di un progetto privato, come quello delle Nuove Fabbriche Spero.
Ci chiediamo – aggiungono – anche in questo caso, come sia possibile che la città non venga informata adeguatamente di una trasformazione urbana così complessa e impattante, che prevede la realizzazione di cubature rilevanti da destinarsi ad uso residenziale, turistico e commerciale.
Ci chiediamo anche – proseguono – se gli strumenti urbanistici in vigore, compreso il Piano Paesaggistico (cui il Prg vigente non è mai stato adeguato), possano permettere la realizzazione di un’opera simile, che cancella senza lasciarne traccia un’importante area urbana, ormai storicizzata, di archeologia industriale.
Siamo consapevoli che la riqualificazione della zona sud di Siracusa, che comprende l’intero arco costiero con il suo entroterra (Riserva Ciane Saline, via Elorina, Viale Ermocrate, Parco Archeologico, Ginnasio Romano, area ex Idroscalo, area Spero)- concludono – rappresenti una straordinaria opportunità per il futuro della città, ma ciò deve avvenire all’interno di una visione strategica complessiva e “partecipata”, in grado di coniugare la conservazione e la valorizzazione dei beni comuni, archeologici, architettonici e paesaggistici, con le istanze di sviluppo socio-economico”.
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