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Petrolchimico di Siracusa, Fiom Cgil: “Lavoro senza regole”

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Sollecitati ancora una volta più controlli e l’assegnazione di più ispettori

Troppo poche verifiche per mancanza di ispettori nel numero adeguato ( ce ne sono solo 3) in uno dei Petrolchimici più grandi d’Europa.

A tornare sulla questione è il segretario provinciale della Fiom, Cgil, Antonio Recano: “I dati resi noti dall’Inail sulla sua attività di vigilanza per il 2023 sono allarmanti, circa il 70% delle aziende ispezionate risulta irregolare e parliamo di appena il 6%-7% di aziende ispezionate sul totale di aziende dichiarate, il che fa giustamente pensare che la situazione sia potenzialmente ancora più drammatica.

Servono più ispettori, controlli più capillari ed efficienti, più rispetto per i lavoratori, più legalità, riteniamo necessario – insiste Recano – far ripartire, urgentemente, quel tavolo tecnico sulla sicurezza fermo in prefettura.

Il 26 aprile – spiega il segretario dei metalmeccanici – è iniziata la fermata generale 2024 che coinvolge gli impianti Isab Sud, Isab Nord, complesso Igcc e Versalis con l’utilizzo di una forza lavoro aggiuntiva di circa 2600 addetti in
un intervallo di 46 giorni.

Le segnalazioni che, in queste settimane, arrivano dai lavoratori – prosegue – ripropongono e confermano ancora una volta il disagio e la mancanza sicurezza con cui sono costretti ad operare i metalmeccanici siracusani.

Occorrerebbe – aggiunge – chiarezza sui requisiti richiesti nel processo di qualificazione delle imprese per l’affidamento dei lavori, sulle gare al ribasso che scaricano tutte le responsabilita verso imprese che per aggiudicarsi l’appalto concorrono tra di loro tagliando i costi, a partire da quelli sulla sicurezza, e comprimono diritti e tutele.

A pagare sono sempre i lavoratori. Da parte delle committenti su un tema come quello della sicurezza e della salute – insiste –  occorrerebbe rimuovere posizioni assolutorie e pregiudiziali per costruire le giuste condizioni di
civilta e dignità”.

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