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Al via la raccolta firme per fermare l’Autonomia Differenziata. Alosi”Fermiamoli”

agricoltura

Una legge che per il segretario della Cgil divarica ulteriormente le diseguaglianze sociali ed economiche e che decide di abbandonare a se stesso l’intero Sud

Parte la raccolta firme per fermare l’autonomia differenziata.

Appello del segretario generale provinciale della Cgil Siracusa, Roberto Alosi.

“Una legge truffa – afferma Alosi – un’autonomia che cristallizza divari e disuguaglianze, che distorce la Costituzione e nega i principi di uguaglianza, unità, perequazione, sussidarietà e solidarietà.

La sanità sarà il primo, più importante e delicato ambito in cui le diseguaglianze tra i cittadini del Nord e del Sud si moltiplicheranno ulteriormente.

Mentre le regioni del Nord, produttivamente più strutturate ed economicamente avvantaggiate e con maggiore capienza di gettito fiscale – spiega il segretario della Cgil – potranno trattenere dentro i confini regionali il 90% delle risorse erariali fino ad oggi riversate nelle casse dello Stato centrale e quindi potranno fruire di macchinari, attrezzature sanitarie più moderne e all’avanguardia, nosocomi moderni ed efficienti, professionisti medici e paramedici ai quali sarà permesso di ricevere retribuzioni più ricche e livelli di assistenza ancora più avanzati, le regioni meridionali verranno ulteriormente depauperate e progressivamente abbandonate dallo Stato centrale sempre più svuotato di risorse e lasciate al loro destino.

Siamo di fronte alla radicalizzazione di una disparità – prosegue – che già oggi, così com’è, grida vendetta e che risponde ad una destra nazional-populista, sempre più illiberale, premoderna e impregnata di ostilità, risentimento e rancore nei confronti di una parte sempre più ampia del Paese.

Analogo discorso rifurderà, sostiene Alosi, la scuola, le infrastrutture viarie, reti di energia, sostenibilità e ambiente, Beni culturali e Università, commercio con l’estero e tanto altro.

“E’ lo Stato che si ritrae – aggiunge – che si fa da parte, che rinuncia a garantire l’unità del Paese e i livelli omogenei di diritti essenziali in tutto il territorio nazionale, che abdica alle singole regioni che ne facciano richiesta consentendo loro di trattenere il gettito fiscale prodotto.

Un progetto antistorico, che frantuma il Paese in tante piccole Patrie, che – conlude il segretario della Cgil Siracusa – divarica ulteriormente le diseguaglianze sociali ed economiche e che decide di abbandonare a se stesso l’intero meridione d’Italia. Fermiamoli”.

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