I biancoverdi recriminano su diverse decisioni arbitrali
A Bologna, l’Ortigia subisce la terza sconfitta in campionato e ora è terzultima in classifica, raggiunta proprio dalla De Akker.
I biancoverdi però hanno molto da recriminare e lasciano l’Emilia con la rabbia per le tante decisioni arbitrali che hanno pesato fortemente sull’esito dell’incontro.
Il match è stato equilibrato per due tempi, con le squadre che hanno giocato a viso aperto e commesso qualche leggerezza di troppo in difesa.
Il primo parziale è un botta e risposta che porta il punteggio sul 3-3, ma l’Ortigia protesta per i tre falli fischiati a Inaba nei primi tre minuti e mezzo, costati l’espulsione al forte attaccante giapponese.
Nel secondo quarto, la parità permane grazie alla doppietta di Cassia e al gol di Carnesecchi, da una parte, e ai gol di Gallo, Condemi e Abramson dall’altra.
A 19 secondi dal termine, però, Marangolo segna il gol del vantaggio, il suo primo in serie A1 con la calotta dell’Ortigia.
A metà gara, dunque, la squadra di Piccardo conduce 7-6. Nel terzo tempo, dopo l’ingiustificata espulsione per proteste di La Rosa, la De Akker trova il pareggio in superiorità, mentre nel finale ancora Marangolo centra la rete del nuovo vantaggio.
A 10 secondi dalla fine, però, dopo un errore dei biancoverdi in attacco (con l’uomo in più), Mlakovich conclude al meglio una ripartenza, fissando il punteggio sul 9-9.
Nella quarta e ultima frazione, succede di tutto: Lucci riporta avanti Bologna, quindi l’Ortigia pareggia con una girata dai due metri partita poco prima della sirena di fine azione, ma che gli arbitri (i quali in un primo momento avevano assegnato il gol) annullano.
Poco dopo, dall’altra parte, Luongo tira, Tempesti devia sulla traversa il pallone, che finisce poi a galleggiare sulla linea, con il portiere dell’Ortigia che lo agguanta quando ancora è per metà fuori dalla porta, ma il gol viene assegnato, tra le proteste dello stesso Tempesti e dei suoi compagni.
I biancoverdi comunque accorciano subito con Campopiano, che sul successivo rovesciamento di fronte viene però espulso per un discutibile fallo da rigore.
Rigore che Luongo trasforma per il 12-10. A quel punto, l’Ortigia è stanca e si innervosisce, sprecando per tre
volte in attacco, e alla fine non riesce a rimontare.
Al termine del match, per conto del club parla solo coach Stefano Piccardo, che è lapidario ed eloquente: “Oggi non
mi riesce possibile commentare la partita, perché non avrebbe senso, visto che è stata pesantemente condizionata dal
modo di arbitrare.
Preferisco non aggiungere altro per evitare di essere squalificato dalla Procura federale. Non voglio dire una parola”.
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