Operazione compiuta tra Sicilia e Calabria
Operazione antimafia tra Sicilia e Calabria dalle prime luci dell’alba di oggi.
I carabinieri del comando provinciale di Messina stanno eseguendo 86 ordinanze di custodia cautelare. 53 sono in carcere, 28 agli arresti domiciliari e 5 obblighi di firma.
Le accuse contestate a vario titolo sono: associazione di tipo mafioso, estorsione, scambio elettorale politico mafioso, trasferimento fraudolento di valori, detenzione e porto illegale di armi, incendio, associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, sfruttamento della prostituzione, con l’aggravante del metodo mafioso.
Il blitz è il risultato di una più ampia manovra – si spiega – condotta dal 2018 ad oggi e coordinata dalla Procura distrettuale di Messina per disarticolare la famiglia mafiosa “dei barcellonesi”, storicamente radicata nel comune di Barcellona Pozzo di Gotto, in provincia di Messina.
Il gruppo è capace di esercitare un costante tentativo di infiltrazione in attività imprenditoriali e di economia lecita, sia nel settore della commercializzazione di prodotti ortofrutticoli (attraverso l’acquisizione di imprese fittiziamente intestate ovvero imponendone, con metodo mafioso, la fornitura dei prodotti), sia nella conduzione del business dei locali notturni e ricreativi del litorale tirrenico nell’area di Milazzo.
Oltre a imporre i servizi di sicurezza mediante l’utilizzo di metodi coercitivi e intimidatori. L’associazione criminale è anche spesso intervenuta per condizionare i titolari nell’attività.
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