L’ex componente di giunta rimprovera la mancata richiesta di una consulenza specialistica, che era già stata proposta nel 2019 e alla quale non dato seguito
Si arricchisce di un’altra voce il dibattito sull’abbattimento dei pini di via Giarre nell’ambito di un intervento di manutenzione straordinaria.
E’ quella della ex assessora all’Urbanistica Giusy Genovesi che, senza mezzi termini, rivolgendosi all’amministrazione, la invita a fermare i lavori e a chiedere una consulenza scientifica prima di agire.
“La pineta di via Giarre, di memoria ottocentesca – riferisce – è uno dei segni principali del piano urbanistico di
Santa Panagia, il segno, dalla matita alla realtà, dell’esigenza di dare forma e qualità al nuovo quartiere
popolare del 1958.
“Quanto sta accadendo in questi giorni, la distruzione con pala meccanica del viale alberato, cuore del
quartiere ex Ina di Santa Panagia, odierna via Giarre e via Grammichele – scrive in unna nota – è la più ampia dimostrazione di una città incapace di leggere i segni perduranti e distintivi della propria storia urbana più recente, di una città sicuramente non matura a recepire il cambiamento tanto agognato e richiesto oggi alle pubbliche
amministrazioni dall’Europa post pandemica.
Adesso è tempo che la complessità, come il caso di via Giarre, – spiega – si risolva con l’analisi ponderata delle opportunità offerte dalla scienza e dalla tecnica.
Già nel 2019 – ricorda l’ex assessora – ci ponemmo, come amministrazione, il gravoso problema di affrontare i disagi e i gravi degradi lamentati da alcuni cittadini, residenti negli edifici più prossimi al viale di memoria ottocentesca.
Proposi al sindaco e al consiglio comunale – aggiunge – la necessità di affidare un incarico di consulenza specialistica all’Università di Catania o ad un arborista esperto di Pini, per valutare su base scientifica il reale stato di salute degli alberi di via Giarre per scongiurarne l’abbattimento e trovare una soluzione ottimale per i residenti. Alla proposta non fu dato seguito, il resto è storia di questi giorni.
Non siamo maturi – lamenta Giusy Genovesi – per poter prenderci la responsabilità di chiedere una consulenza specialistica sugli alberi, come la si chiede per una questione legale o finanziaria.
Gli alberi non sono importanti, vengono dopo, sacrificabili per un fine più importante – conclude -.peccato che la
scienza dica tutt’altro e che il mondo vada da tutt’altra parte rispetto a noi”
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