Arpa Sicilia sarà incaricata di effettuare un monitoraggio costante e puntuale dei valori emissivi
La proposta della Regione di istituire un tavolo tecnico-giuridico per affrontare in modo strutturato la questione delle emissioni nell’area industriale di Priolo è stata accolta.
Ne dà notizia il presidente, Renato Schifani al termine della riunione sul futuro dell’area industriale di Priolo con il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso.
“Arpa Sicilia – riferisce il governatore – sarà incaricata di effettuare un monitoraggio costante e puntuale dei valori emissivi, assicurando trasparenza e rigore scientifico.
In questo modo – spiega – saranno garantiti la continuità del polo industriale e il rispetto delle normative ambientali e il tavolo tecnico rappresenta un passo concreto in questa direzione. Confidiamo che le nuove evidenze possano contribuire a una soluzione positiva e sostenibile”
Al vertice erano presenti anche l’assessore regionale al Territorio e all’ambiente, Giusi Savarino, dirigenti generali dei dipartimenti coinvolti e rappresentanti delle forze produttive e sindacali.
“Oggi – riferisce il deputato di FdI, Luca Cannata – si è i discusso del depuratore consortile e si è deciso che all’autorità giudiziaria si forniranno nuovi elementi, attraverso una task force tecnica, tra il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e la Regione Siciliana, che raccoglierà e analizzerà gli aggiornamenti sulle emissioni del depuratore che, dalle recenti rilevazioni condotte dai gestori dei singoli stabilimenti industriali e da Arpa Sicilia, indicherebbero un trend positivo sui valori dei reflui industriali.
La task force fornirà tutti gli elementi utili per arrivare a un nuovo pronunciamento del Gip di Siracusa, consentire la prosecuzione delle attività del depuratore di Priolo Gargallo e il completamento degli interventi necessari per l’adeguamento degli impianti di trattamento delle acque entro i primi mesi del 2026, quando i grandi utenti si staccheranno dal consortile e gestiranno i reflui in autonomia.
Oggi ci siamo occupati di Ias – conclude Cannata – ma sono già stati fissati ulteriori tavoli di confronto per il 3 e il 5 dicembre, dedicati rispettivamente al piano industriale di Eni Versalis e alla strategia complessiva per l’industria chimica italiana”.
“Il Ministro – commenta la Uiltec – ha riconosciuto la strategicità dell’area industriale di Siracusa per l’intero paese, definendo la vertenza IAS di rilevanza nazionale. Per questo motivo, ha confermato l’impegno del Governo nel rilanciare il polo industriale in chiave green.
Noi abbiamo sollecitato un intervento deciso da parte del Governo, affrontando la situazione in modo sistemico con tutte le aziende e gli attori coinvolti, per rilanciare l’area industriale in ottica sostenibile e green”.
“Grazie alla collaborazione tra Regione, Ministeri competenti e forze produttive, e con il contributo scientifico di Arpa Sicilia – dichiara la senatrice di Forza Italia Daniela Ternullo – siamo sulla strada giusta per garantire trasparenza, rigore e sostenibilità.
È fondamentale – aggiunge – che le attività del depuratore consortile proseguano, assicurando al tempo stesso il completamento degli interventi necessari entro il 2026.
Questo percorso – conclude – non riguarda solo Priolo, ma l’intero tessuto economico e sociale siciliano, strettamente legato a un comparto industriale strategico per l’Italia”.
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