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Acqua potabile a Siracusa, Gradenigo: “Grazie ad una condotta che collega la città al bacino dell’Anapo”

Acqua potabile a Siracusa, Gradenigo: "Grazie ad una condotta che collega la città al bacino dell'Anapo"

Consentirebbe di ridurre il processo di insalinamento della falda e di abbattere i costi energetici

“Collegare il nostro acquedotto al bacino alto dell’Anapo, oltre a fornire alla città un quantitativo inesauribile di acqua dolce di elevata qualità, permetterebbe di abbandonare molti dei pozzi oggi in uso, riducendo il processo di insalinamento della falda e abbattendo drasticamente i costi energetici sostenuti”.
Lo fa sapere l’ex assessore Carlo Gradenigo che illustra il progetto: “La cosa straordinaria è che la condotta esiste già. Tramite una presa sull’Anapo alle porte di Pantalica, questa corre per 22 km fino a Siracusa (Tremilia).
Realizzata negli anni 80′ dall’ex Cassa del Mezzogiorno – riferisce – e mai utilizzata, sarebbe dovuta servire per il raffreddamento degli impianti della zona industriale.
Lungo il tragitto alimenta due vasche una da 60.000mc (vasca Ortonuovo) e una da 5.000mc (Vasca Monteforte). In quest’ultima – aggiunge  – come un centro di manovra convergono sia la condotta ex cassa del mezzogiorno che l’acquedotto Galermi.
La portata di 26 milioni di metri cubi/anno di acqua, quasi doppia rispetto ai 14 milioni di metri cubi/anno necessari ai 120.000 abitanti della città di Siracusa, insieme a quella accumulata nelle vasche – dichiara Gradenigo –  sarebbe interamente disponibile per almeno 6 mesi l’anno, lasciando i mesi caldi all’agricoltura restituendo un ruolo importante al consorzio di bonifica 10.
Inoltre – prosegue – avere dai rubinetti acqua dolce permetterebbe, a valle delle nostre case, il riuso agricolo dei reflui depurati che oggi si perdono in mare per via dell’azione negativa che il sale determinerebbe sulla fertilità del suolo, rendendolo sterile”.
Un progetto esecutivo, secondo quanto riferisce l’ex assessore, dovrebbe essere pronto entro fine anno, così come stabilito nell’attuale contratto di affidamento del servizio idrico integrato.

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