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Adesione di Carta al Partito Democratico, Baio: “In atto mutazione genetica del Pd siracusano”

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“Provocherà forti tensioni – aggiunge Baio – e avrà ripercussioni sulla formazione della lista alle Regionali”

Ieri l’ufficilizzazione dell’adesione del sindaco di Melilli, Giuseppe Carta al Partito Democratico che ha fatto storcere il naso a molti, dentro e fuori il partito.

A seguire l’intervento di Salvo Baio, esponente storico del partito: “In tanti anni di militanza politica non era mai accaduto, a mia memoria, un’adesione ad un partito con le modalità con cui è avvenuta quella del sindaco Carta.

La mia sensazione è che questa iscrizione provocherà forti tensioni nel Pd, o almeno in una sua parte, e avrà ripercussioni sulla formazione della lista alle Regionali, nonostante Carta abbia negato, sapendo che non è così, di volersi candidare all’Ars.

Sta avvenendo sotto i nostri occhi, nel silenzio pressochè generale, una mutazione genetica del Pd siracusano, diventato un groviglio di correnti e correntine che fanno a gara per piantare bandierine da far valere nel gioco politico generale.

Si racconta che Stalin nella conferenza di Jalta a chi gli prospettava l’opportunità di riconoscere un qualche ruolo a Papa Pio XII nel nuovo assetto europeo, abbia chiesto: “Quante divisioni ha il Papa?” Fatte le dovute differenze di contesto storico e di levatura dei personaggi, la logica correntizia è la stessa.

Uno dei miei scrittori preferiti, Predag Matvejevic, ha scritto un bel libro dal titolo “Mondo ex”: se lo cito è perchè credo di avere una concezione della politica che si iscrive in quel Mondo ex di cui parlava appunto Matvejevic e per questo non ci sto”.

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