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Alte temperature, la Fillea Cgil riprende la campagna a tutela dei lavoratori

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La norma prevede che raggiunti i 35 gradi ‘percepiti’, le lavorazioni devono essere sospese avviando la cassa integrazione per
eventi meteo

Tornano il caldo e le alte temperature e tornano i pericoli per gli operai esposti a lavorazioni all’aperto, tra i quali quelli del settore costruzioni.

“Ricomincia la nostra campagna di informazione e sensibilizzazione – afferma il segretario di Fillea Sicilia, Salvo Carnevale -sui rischi connessi allo stress termico.

La norma prevede che – spiega -raggiunti i 35 gradi ‘percepiti’, le lavorazioni devono essere sospese avviando la cassa integrazione per eventi meteo.

Ma – prosegue -’è troppa spregiudicatezza imprenditoriale. Servono ancora dei passi in avanti: coinvolgere in maniera sistemica gli Rls/Rlst (così come previsto dal testo unico sulla sicurezza) nella stesura dei documenti di valutazione del rischio, moltiplicare le stazioni di misurazione della protezione civile (ve ne sono solo 90 in tutta la Sicilia), informatizzare i bollettini tramite creazione di app alert in grado di trasmettere, in tempo reale, le informazioni sulle temperature a tutti i soggetti preposti al controllo, alla vigilanza e all’informazione nei luoghi di lavoro”.

Anche la segretaria generale di Fillea Siracusa, Eleonora Barbagallo, ha da dire la sua: “Lo scorso anno molte amministrazioni comunali si sono dimostrate poco sensibili a questo problema, tanto è che solo tre sindaci hanno emesso un’ordinanza a tutela dei lavoratori edili disponendo la sospensione dei cantieri nelle ore più calde o in casi di temperature particolarmente elevate.

Speriamo che quest’anno siano tutti i sindaci a impegnarsi in tal senso – conclude – e speriamo anche che aumenti il numero di colonnine di rilevamento delle temperature che Siracusa con tutta la sua provincia ne conta solo nove”.

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