Giudicata “sbagliata e politicamente incomprensibile” la decisione del Pd di escludere dall’alleanza politico-elettorale e dal fronte progressista il M5S
Articolo Uno si spacca sulla posizione giudicata “sbagliata e politicamente incomprensibile” del Pd di escludere dall’alleanza politico-elettorale e dal fronte progressista il Movimento 5 Stelle.
In un documento che porta la firma di 261 esponenti di tutta Italia, tra i quali anche quella del segretario regionale, Pippo Zappulla, viene ritenuta sbagliata la scelta della Direzione Nazionale di Articolo Uno di partecipare
alla lista elettorale del Pd.
“Riteniamo che il Pd possa rappresentare – c’è scritto nella nota – l’alleato principale di una coalizione di centro-sinistra, ma che non possa essere il soggetto politico in grado di rimettere al centro le priorità del Paese e delle fasce sociali che vogliamo rappresentare; dalla costruzione di un mondo pacifico, cooperante e disarmato, alla transizione ecologica e alla salvaguardia dell’ambiente, dal rinvigorimento della democrazia e della popolazione alla vita politica nazionale, alla centralità del lavoro e della questione sociale”.
Da qui la scelta di non seguire il gruppo dirigente nazionale di Articolo Uno e di costituirsi in un’area politica interna al partito “Verso il partito della sinistra e del lavoro” che si rivolge anche all’esterno, al mondo della Sinistra, dei delusi e dei disillusi, di quanti non partecipano più alle elezioni e di quanti stanno pensando di “tornare nel bosco”.
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