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ArticoloUno lancia l’idea di un patto democratico e progressista per Siracusa

ex convento

Si propone un coordinamento delle forze politiche e dei movimenti che si richiamavano al centrosinistra con il coinvolgimento del M5S

Un patto democratico e progressista per Siracusa: a lanciarlo gli esponenti di ArticoloUno, Pippo Zappulla, Ninni Gibellino e Antonino Landro, segretari regionale, cittadino e provinciale, dopo l’uscita dalla giunta comunale di Italia Viva e del Pd.

“Pensiamo – scrivono in una nota i vertici di ArticoloUno – che sia giunto il tempo di insediare il Coordinamento delle forze politiche e dei movimenti che si richiamavano a vario titolo al centrosinistra con il pieno coinvolgimento del M5S. Per definire nel merito un’opposizione costruttiva per quel che resta della legislatura, e per costruire da subito un’alleanza e un progetto per la città capace di presentare alla scadenza idee, proposte e nomi di assoluto prestigio e credibilità.

Da qui – aggiungono – l’auspicio di un’opposizione costruttiva e unitaria del centrosinistra per dire, senza alcuna difficoltà, che sosteniamo con forza e convinzione la candidatura di Siracusa come capitale della cultura del 2024, per dire che condividiamo con Italia le battaglie per i diritti civili ma per denunziare al contempo i limiti e gli errori che si stanno accumulando nella politica dei trasporti, della viabilità e delle attività e impianti sportivi, nelle politiche sociali, nella gestione di Ortigia e nell’abbandono dei quartieri periferici.

Vogliamo dire – proseguono gli esponenti di ArticoloUno – che la gestione dei rifiuti e del servizio idrico non va proprio; per contestare l’assenza sostanziale dell’amministrazione sulle grandi questioni del lavoro, dell’ambiente e del futuro delle attività industriali; per chiedere infine al sindaco Italia di prendersi la responsabilità di seguire, senza colpevoli pause ed incomprensibili equivoci, l’immensa e fondamentale questione salute, sicurezza, lotta al Covid e nuovo ospedale”.

Da qui la proposta di Insediare una sorta di Consiglio Comunale Straordinario “che discuta della città, delle sue esigenze, dei suoi bisogni, delle scelte da assumere, dei finanziamenti da conquistare”.

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