Si prolunga lo stato di agitazione e si programma uno sciopero di 8 ore nella prima decade di gennaio 2025
Prosecuzione dello stato di agitazione in atto e programmazione, nella prima decade di gennaio 2025, di 8 ore di sciopero del settore con l’obiettivo di riconquistare un tavolo di confronto e avviare un vero negoziato sulla base delle richieste dei lavoratori.
Lo ha deciso l’assemblea Generale della Fiom di Siracusa dopo la rottura delle trattative per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro.
L’Assemblea Generale ha, inoltre, discusso del piano di ristrutturazione presentato da Eni e del’impatto occupazionale che avrà non solo sui dipendenti diretti, ma anche sui lavoratori delle ditte operanti nel mondo degli appalti presenti sul petrolchimico siracusano.
Per evitare che Priolo diventi una nuova Gela, l’Assemblea Generale ha deciso di dare mandato alla segreteria di esplorare e verificare le condizioni per percorsi di mobilitazione generale sulle specifiche questioni territoriali, che non si fermano al solo piano Eni, sollecitando in un’ottica confederale la composizione di una vertenza generale “Petrolchimico Siracusa” per conquistare la composizione di un tavolo nazionale presso il Mimit.
“Il Petrolchimico di Priolo – dichiara il segretario di Fiom Cgil, Antonio Recano – ha bisogno di politiche industriali, di risorse economiche pubbliche e private per gestire la transizione e sostenere una reindustrializzazione green dalla forte connotazione sociale, perché occorre governare il cambiamento tutelando l’occupazione ed il futuro del territorio”.
© E' VIETATA LA RIPRODUZIONE - TUTTI I DIRITTI RISERVATI