Accolto il ricorso della famiglia del ragazzino contro la riduzione delle ore di assistenza e contro il trasferimento nella Suap di Lentini
Oggi, a Noto, nella casa di Sergio Parentignoti, il 16enne disabile gravissimo a cui l’Asp aveva prima ridotto a 6 ore giornaliere l’assistenza domiciliare e poi proposto il suo trasferimento nella Suap di Lentini, c’è grande soddisfazione. E’ infatti arrivata la sentenza del tribunale di Siracusa, settore Lavoro e Previdenza, che, dopo aver esaminato la relazione del Ctu, ha deciso di accogliere il ricorso della famiglia e, di conseguenza, di riconoscere a Sergio il diritto all’assistenza infermieristica 24 ore su 24, “atteso che – scrive il giudice Francesco Clemente Pittera – il quadro clinico di cui è affetto il minore non rende attuabile il ricovero permanente presso la Suap di Lentini. L’assistenza infermieristica domiciliare per sole 62 ore settimanali od il ricovero permanente presso la Suap – evidenzia la sentenza – non sono certamente idonei a garantire un’adeguata tutela alla salute del minore – diritto alla salute che deve ritenersi assolutamente primario e preminente, nel bilanciamento degli interessi in gioco, rispetto a diritti di natura patrimoniale (come quelli invocati dall’Asp)”.
“Una sentenza storica – commenta papà Giovanni – per tutti coloro che vivono questa condizione di avere a casa disabili gravissimi e che poi si vedono costretti a portarli in strutture inadeguate come le Rsa e le Suap, pena la diminuzione dell’assistenza se vogliono che rimangano tra le mura domestiche, coi loro affetti.
Grazie di cuore e infinitamente – aggiunge Giovanni – all’avvocato Stefania Morana che da subito ha sposato, con forza e determinazione questa lotta di civiltà. Grazie a tutti coloro che ci hanno sostenuto, artisti, amici, gente comune e gente fino ad oggi sconosciuta che ci ha sostenuto col cuore. Grazie a tutti gli infermieri che trattano Sergio come un fratellino piccolo da accudire, grazie a chi ha messo in evidenza anche nelle aule parlamentari quello che stava accadendo. Grazie fondamentale alla mamma Cinzia Manganaro che con la sua forza, determinazione, costanza, passione e amore, dona sempre a Sergio l’amore che vale più di tante medicine; grazie alla legge – conclude – che quando applicata, quella italiana è tra le migliori del mondo”.
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