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lettera di ringraziamento

Auto in panne in autostrada, madre e figlio in panico soccorsi dalla Polizia stradale: “Gli agenti 2 angeli”

autostrada

La donna ha voluto ringraziarli, evidenziando la grande umanità e sensibilità mostrata dai due operatori

Rimasti in panne in autostrada, sulla Siracusa-Catania, quando era già buio, madre e figlio vanno in panico ma arriva una pattuglia della Polizia stradale che si prende cura di loro fino all’arrivo del carro attrezzi.

La donna decide, a distanza di diversi giorni di scrivere una lettera di ringraziamento per Roberto e Gianluca, agenti della distaccamento della Polstrada di Noto, definendoli “angeli”.

Di seguito il testo della lettera:

“Di solito si scrive per attenzionare un torto subito. La presente lettera ha finalità ben diverse.

Martedì 7 maggio dovevo andare a Catania, all’altezza dello svincolo di Canicattini Bagni la macchina a soli 10 metri dalla piazzola di sosta si è fermata.

Non dava segni di accensione, ho messo la segnalazione luminosa di pericolo. Ero in corsia di emergenza con mio figlio in totale panico perché era buio erano le 20:30 e perché non riuscivo a portare la macchina in sicurezza.

Mio figlio tremava quanto me, coraggiosamente mi disse di entrare in macchina e che lui da solo l’avrebbe spinta per quei 10 metri.

In quei momenti vedo lampeggiare una macchina: era la Volante della Polizia Stradale. Si ferma dietro la nostra macchina.

Due agenti del Distaccamento di Noto in primis hanno calmato me e mio figlio, subito dopo hanno messo in sicurezza la macchina e non ci hanno lasciati soli.

Con molto garbo e gentilezza ci hanno sostenuti e tranquillizzati fino all’arrivo del carro attrezzi. Gli agenti sono stati due angeli, non so come avremmo fatto senza il loro aiuto.

Essendo trascorso qualche giorno dall’accaduto, mi sento di esprimere la mia sincera gratitudine e riconoscenza nei confronti dei due agenti che nell’occasione hanno dimostrato non soltanto attaccamento alla divisa e dovere professionale ma soprattutto un sentimento di umanità e sensibilità nei confronti miei personali e di mio figlio.

Ci siamo sentiti protetti e confortati in un momento di estrema apprensione”.

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