Sono 14 le firme in calce al documento che condanna l’operato di Barbagallo
La decisione del segretario regionale di Pd, Anthony Barbagallo, di optare per il seggio alla Camera non va giù al Pd siracusano perché questa scelta, comunicata peraltro a mezzo stampa, di fatto estromette Glenda Raiti e lascia il Partito Democratico aretuseo senza rappresentanza.
A mettere nero su bianco questo disappunto sono Bruno Marziano, Salvo Baio, Gabrio Calabrò, Antonella Fucile, Rossella Di Paola, Franco Iemmolo, Paolo Censabella, Francesco Sgarlata, Alex Siracusano, Veruccio Ferro, Alessandro Boscarino, Angelo Greco, Elio Magnano ed Enzo Bordonaro, che indirizzano a Barbagallo una lettera aperta:
“Riteniamo che tu sia consapevole della ricaduta di questa scelta che ancora una volta priva la provincia di Siracusa e il partito democratico della provincia di un suo rappresentante riconosciuto ed espressione degli elettori della provincia stessa.
Certo non è questo il risultato che si aspettavano gli elettori del PD della provincia che hanno votato il partito in una percentuale molto più alta che nel resto della Sicilia sperando nell’elezione di un proprio rappresentante del territorio.
Con questa scelta peraltro, unitamente a quella di rimanere a svolgere il ruolo di segretario regionale, condanni il partito per i prossimi anni ad una attività a scartamento ridotto poiché solo un Superman può pensare di svolgere contemporaneamente la funzione di segretario regionale, che si sviluppa soprattutto a Palermo, di deputato nazionale, attività che si esercita soprattutto a Roma ,vivendo a Catania e dovendo rappresentare le esigenze di tre province importanti come Catania Siracusa Ragusa.
La nostra provincia è stata ed è investita da drammatici problemi che riguardano la prospettiva della sua economia e il suo futuro come grande polo industriale e non c’è un solo atto o una sola tua dichiarazione in merito.
Per nostra ventura questo ruolo lo sta svolgendo in modo eccellente ed oltre ogni nostra più ottimistica aspettativa il senatore Nicita con le sue numerose iniziative che hanno evitato che tali problematiche fossero appannaggio esclusivamente dei rappresentanti del centrodestra.
Non a caso abbiamo fortemente voluto, con una richiesta esplicita alla segreteria nazionale, la sua nomina a commissario provinciale del partito.
E che stai condannando il partito ad un’attività a scartamento ridotto lo dimostra anche il fatto che in Sicilia non si è fatta una sola iniziativa sul processo costituente e sulle primarie per l’elezione del nuovo segretario nazionale se non quelle organizzate dai singoli candidati, mentre non si avverte la voce e l’iniziativa del partito sulle vicende scandalose che stanno riguardando il governo regionale e la sua maggioranza di centrodestra.
Pensiamo che, aldilà della brutalità con cui hai affrontato la vicenda della tua opzione per la Camera dei deputati (neanche una telefonata preventiva a Glenda Raiti che come la Severino potrebbe avere coltivato l’aspettativa di una sua elezione), tu stai facendo una scelta sbagliata politicamente che non ti consentirà di organizzare e promuovere l’attività politica del partito già dei prossimi mesi nei quali dovremo affrontare la sfida delle amministrative decisiva per le sorti future del partito.
Speriamo di sbagliarci per il bene del partito ma temiamo di no”.
© E' VIETATA LA RIPRODUZIONE - TUTTI I DIRITTI RISERVATI