La corsia di 1.000 metri, delimitata dal 10 boe, sarà stagionale da giugno a settembre
Una bracciata di tre chilometri e mezzo in Area Marina Protetta Plemmirio per promuovere l’utilizzo della nuova Corsia 10. Domani un nuotatore esperto, con la supervisione del personale del Consorzio Plemmirio, si tufferà dalla zona A per percorrere con la tecnica del nuoto di fondo tutta la “Corsia 10” fino allo Sbocco 22.
“Da quando è stata inaugurata Corsia 10 – afferma Sabrina Zappalà coordinatore consortile e direttore f.f. dell’Amp Plemmirio – abbiamo registrato un grande interesse da parte di nuotatori non solo italiani ma anche stranieri, che apprezzano di potere fare una lunga nuotata nel mare del Plemmirio, in sicurezza e senza perdere l’orientamento”.
Domani alle 8,30, sarà Marco Cataudo, 40 anni, un istruttore apneista siracusano trapiantato a Torino, a tuffarsi a partire dalla grande boa gialla di delimitazione della zona di maggiore protezione, e a percorrere, bracciata dopo bracciata il percorso che comprenderà oltre ai luoghi simbolo dell’oasi marina, la Corsia 10 fino all’ultima boa. Mille metri in tutto, segnati da 10 boe di colore giallo numerate, una ogni 100 metri posizionate lontano da posidonia, in spazi sabbiosi privi di rocce o vegetazione.
Un tratto di mare del Plemmirio, da via dei Diamanti passando per Capo Meli e fino a via dell’Onice, riservato ai bagnanti e nuotatori, che potranno muoversi parallelamente alla costa nella fascia dei 300 metri, senza rischiare di nuotare verso i campi ormeggio ed eliminando così il pericolo di trovarsi in prossimità di imbarcazioni a motore in navigazione o intente alle manovre di ormeggio.
La permanenza della corsia sarà stagionale, da giugno a settembre.
© E' VIETATA LA RIPRODUZIONE - TUTTI I DIRITTI RISERVATI