Si tratta di Giuseppe Rosano, 64 anni, che con la moglie era a bordo del pulman
Tragedia scampata per un gruppo di pellegrini siciliani di ritorno da Pietralcina, il paese di San Pio.
Il bus sul quale viaggiavano sulla A2, per cause da accertare, all’improvviso è andato in fiamme e solo per l’intervento provvidenziale di un siracusano tutti e 50 i passeggeri a bordo si sono salvati.
Giuuseppe Rosano, 64 anni, dipendente della Tekra, era su quel pulmann con la moglie di 61 anni: entrambi sono ancora doloranti e scioccati per la brutta avventura che hanno vissuto insieme agli altri pellegrini.
“Erano le 15,30 circa – racconta Rosano a SiracusaPost – quando ho cominciato a sentire strani rumori provenire dal lato destro.
Ho chiesto all’autista di fermarsi perché verificasse cosa stava succedendo – prosegue nel racconto – quando dalla zona della ruota posteriore è comunciato a fuoriuscire fumo e poi fiamme.
Il problema è sorto quando il portellone posteriore non si è aperto – aggiunge – ed è scoppiato il panico. Allora ho preso il coraggio a due mani.
Mi sono fatto forza – ricorda – e prima con una pedata e poi, dopo aver abbassato una levetta, ho tirato e tirato fino a quando il portellone si è aperto.
Siamo riusciti a scendere tutti – conclude – e sebbene doloranti, siamo tutti sani e salvi”.
In poco tempo il fuoco ha avvolto l’autobus, distruggendolo e riducendo in cenere anche i bagagli dei pellegrini.
Tutti i passeggeri sono stati poi condotti in un area di servizio da dove, dopo essersi rifocillati, hanno ripreso con un altro bus il viaggio di ritorno in Sicilia.
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