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Cade il numero legale in consiglio comunale: l’opposizione occupa l’aula

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Duro atto d’accusa nei confronti della maggioranza accusata di “non sapere tenere i numeri in aula”

Ancora una vola al consiglio comunale di Siracusa cade il numero legale e l’opposizione sbotta decidendo di occupare l’aula consiliare.

E’ accaduto questa mattina nell’aula Vittorini al quarto piano di Palazzo Vermexio. Ad aderire alla protesta il gruppo consiliare del Pd (Massimo Milazzo, Sara Zappulla e Angelo Greco), il gruppo consiliare di FfI (Paolo Cavallaro e Paolo Romano), il gruppo consiliare Insieme (Ivan Scimonelli, Daniela Rabbito e Francesco Vaccaro), il gruppo consiliare di Fi (Ferdinando Messina, Leandro Marino, Damiano De Simone, Luigi Gennuso) e il consigliere del gruppo misto Cosimo Burti.

I consiglieri hanno sottoscritto una nota che è un duro atto d’accusa: “La maggioranza in aula non sa dialogare, sceglie di abbandonare l’aula e andare via, fa cadere il numero.

Dimostra ancora volta di non sapere tenere i numeri in aula: non ci stupiamo d’altronde perché neanche il loro massimo esponente ama stare in aula e preferisce disertarla sistematicamente, mese dopo mese.

Il consiglio comunale – continua la nota – era fissato per oggi perché proprio oggi era stata paventata la presenza del primo cittadino in occasione del punto sui Lavori di riqualificazione della zona Via Tisia/ Pitia e parcheggio di Via Damone. Anche in questa occasione è  risultato assente.

Abbandonano l’aula per un mero regolamento di conti interni: alcuni per dimostrare di essere determinanti e altri per rappresentare, invece, che altri gruppi non lo sono. Il tutto, ovviamente, è finalizzato ad ottenere esclusivamente un posto al sole.

Oggi – concludono i conglieri – l’opposizione rimane dentro ed occupa l’aula per dimostrare che chi tiene alla città trova sempre il tempo e il modo di dimostrarlo.

Domani saremo in aula, ancora una volta, per dimostrare che non tutti facciamo politica allo stesso modo”.

“La maggioranza non esiste più – rincara la dose Cavallaro – l’ansia da assessorato e la ricerca spasmodica di un posto al sole sta avendo chiare ripercussioni nei lavori d’aula.

Fino a quando il sindaco non troverà collocazione in un nuovo partito si continuerà ad assistere ad entri ed esci dall’aula, per mostrare i muscoli e dimostrare l’importanza della propria presenza in aula per tenere il quorum.

La terza commissione da oltre un mese è senza un presidente per una rissa interna che non fa bene alla città.

Oggi – conclude – cade il numero sul regolamento toponomastica presentato dall’ Amministrazione comunale, non dall’ opposizione”.

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