Le associazioni Lai Guardia Nazionale e Leal , hanno chiesto alla procura che sia effettuato l’esame autopticoper stabilire con certezza la causa del decesso
A chiarire l’accaduto è Ilaria Fagotto, nota animalista siracusana che è accorsa sul posto non appena ricevuta la segnalazione.
La Fagotto ha ascoltato le testimonianze di due donne:”Una coppia straniera con due ragazzini e tre cani al seguito, giunta con un furgone nero, si stava godendo il Ferragosto al mare.
Il furgone era dapprima all’ ombra e i cani legati fuori, poi però il sole ha girato e probabilmente quella mezz’ora in cui i due cagnetti piccoli sono riusciti a mettersi sotto il mezzo all’ ombra, è stata fatale al cane più grande che non poteva passare sotto per la sua stanza.
Le due testimoni hanno riferito di aver visto intorno alle 12,30 un uomo con due ragazzini: teneva tra le braccia un cane con la testa che gli penzolava, come se fosse morto o moribondo.
Si e’ diretto in una zona impervia della scogliera dove si scende in un piccolo golfetto. Al ritorno non aveva più il cane in braccio”.
La versione combacia con quella resa dai proprietari del cane rintracciati attraverso il microchip: “Abbiamo gettato il cane in mare perché era morto per un malore, e siccome amava tantissimo il mare, avevano pensato di calarlo sul fondo con una corda legata alle zampe ancorata ad una pietra per regalargli una tomba marina dentro un golfetto piccolo, non a vista , difficile da raggiungere e non frequentato”.
“Come è andata di fatto – dichiara Ilaria Fagotto – lo accerterà comunque la Procura di Siracusa , in cui noi associazioni protezioniste confidiamo per avere giustizia e verità certe su questa vicenda .
Ieri pomeriggio il nostro avvocato, Aurora Loprete, ha inoltrato alla Procura di Siracusa a nome della Lai Guardia Nazionale e della Leal, la richiesta di sequestro della carcassa del cane perche sia effettuato un esame autoptico che stabilisca con certezza la causa del decesso”.
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