“La soluzione sia affidata – dice il presidente di Confcommercio Siracusa – al confronto tra il Presidente Musumeci e le organizzazioni di categoria”
“La contrapposizione frontale sulle camere di commercio siciliane non serve a nessuno”.
A dirlo è il presidente di Confcommercio Siracusa, Elio Piscitello: “Se l’accorpamento fra Siracusa, Ragusa e Catania ha comportato evidenti problemi di rappresentatività per i territori più piccoli, nonché, all’interno dei medesimi, palesi squilibri fra le diverse associazioni di categoria, d’altro canto la legge sulla riorganizzazione del sistema camerale della Regione siciliana di fatto non risolve tali problematiche”.
La creazione di una Camera composta da 5 provincie (Siracusa, Ragusa, Caltanissetta, Agrigento e Trapani), secondo Piscitello, non solo non risolve il problema, ma rende ancor più distante dai territori la governance camerale
Da qui secondo Confcommercio Siracusa, l’invito a che “Tutti si impegnino a trovare una soluzione equilibrata che non determini vinti e vincitori, garantendo rappresentanza ed equilibrio territoriale, consentendo al sistema camerale siciliano di riacquistare il ruolo centrale e l’autorevolezza che merita e gli compete”.
“Il compito di trovare questa soluzione non può che essere – dice Piscitello – del presidente della Regione che preliminarmente dovrà intervenire intervenga su due questioni: liberare il confronto sulla riorganizzazione delle camere di commercio dal nodo della vendita delle quote dell’aeroporto di Catania; chiedere a tutti i Consigli Camerali siciliani di procedere ad immediate modifiche dei propri statuti affinché vengano inseriti elementi atti a garantire una forte autonomia gestionale delle singole sedi accorpate, con rafforzamento del ruolo delle associazioni di categoria dei singoli territori”
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