L’obiettivo è quello di ricostruire le fasi di vita dell’impianto più grande della Sicilia e tra i più importanti del Mediterraneo
E’ ripresa, a inizi maggio, la campagna di scavi 2023 negli stabilimenti per la lavorazione del pesce a Portopalo di Capopassero.
Le indagini archeologiche rientrano nell’ambito del progetto italo-spagnolo “Archeofish” nato dalla Convenzione tra la Soprintendenza di Siracusa, il Cnr di Catania e Università di Cadice, innAndalusia.
L’obiettivo è quello di ricostruire le fasi di vita dell’impianto più grande della Sicilia e tra i più importanti del Mediterraneo.
Professori, ricercatori e dottorandi italiani e spagnoli, sono al lavoro nell’area di Scalo Mandrie, di fronte all’isola di Capo Passero, alla ricerca di resti di ceramiche, ossa di tonno, conchiglie e tracce di molluschi marini, per poter conoscere bene le specie pescate e per scoprire gli ingredienti dei prodotti che si lavoravano negli impianti.
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