Posa di una corona d’alloro davanti la stele che celebra i giudici Falcone e Borsellino
Ricordato questa mattina a Canicattini Bagni il 29° anniversario della strage di Via D’Amelio a Palermo, nel quale vennero uccisi il giudice Paolo Borsellino e i componenti della sua scorta Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina.
Una cerimonia sobria e nel rispetto delle misure anti Covid, si è tenuta davanti la stele che ricorda i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, con la posa di una corona d’alloro, alla presenza del sindaco Marilena Miceli, del presidente del consiglio comunale, Paolo Amenta, degli assessori, del vice presidente del consiglio comunale, Loretta Barbagallo, di una rappresentanza della stazione dei Carabinieri e di una rappresentanza della Polizia Municipale.
Sono state le note della tromba del M° Diego Cassarino del Corpo Bandistico Città di Canicattini Bagni, con il silenzio d’ordinanza, ad aprire la cerimonia.
“Il giudice Paolo Borsellino e gli agenti caduti in via D’Amelio, così come il 23 maggio le vittime di Capaci e i tanti caduti per mano mafiosa – ha detto il sindaco Miceli – hanno vissuto nel massimo rispetto delle istituzioni, diventandone testimoni ed esempi per tutti noi. Il loro sacrificio deve essere per noi la strada maestra che deve guidarci al rispetto di quei valori, ad iniziare dalla legalità, per i quali hanno dato la vita. Veniamo fuori da un anno e mezzo di restrizioni e di difficoltà per l’emergenza Covid che, purtroppo, continuano ancora. Non abbassiamo la guardia e manteniamo sempre la schiena dritta, ad iniziare dalle battaglie che quotidianamente portiamo avanti per tutelare il nostro territorio dal degrado”.
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