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Caso Pachino, l’Asp respinge la definizione di “realtà sanitaria desertica” e rilancia: “Realizzati interventi per milioni di euro”

relazione

“La carenza di medici – afferma il commissario Ficarra – è un problema nazionale, che investe tutto il servizio sanitario non solo l’Asp di Siracusa”

Il caso Pachino, dopo la morte dell’agricoltore Sebastiano Morana in concomitanza, pare, con l’assenza di medici al Pte,  continua a tenere banco.

Oggi il nuovo intervento dell’Asp che, attraverso il commissario straordinario, Salvatore Lucio Ficarra, smentisce la definizione di “desertica” che è stata attribuita in queste ore alla realtà sanitaria di Pachino “tentando di strumentalizzare inutilmente la bennota carenza di medici che è, piuttosto, un problema nazionale, che investe tutto il servizio sanitario non solo l’Asp di Siracusa”.

“Sono stati realizzati interventi e istituiti nuovi servizi – riferisce -per svariati milioni di euro, alcuni dei quali in itinere: dall’apertura della Rsa all’assegnazione di circa 85 ore di specialistica ambulatoriale nelle branche più richieste; dall’attivazione del servizio di Radiologia all’ospedale e alla Casa di Comunità e per finire all’ efficientamento energetico di tutta la struttura dell’ex ospedaletto,”.

Riguardo poi all’incontro avuto con la sindaca, Carmela Petralito, Ficarra dichiara: “Abbiamo fornito tutti i chiarimenti richiesti.

E’ stato poi concordato di inoltrare immediatamente richiesta di autorizzazione all’assessorato regionale della Salute per l’istituzione di un Ppi straordinario a Pachino che, insieme alla Guardia Medica, che copre i notturni e i festivi, garantirebbe il servizio anche nelle ore diurne e sarebbe il quinto Punto di Primo Intervento oltre i quattro già autorizzati in provincia di Siracusa.

Sulla protesta messa in atto dai consiglieri comunali di Pachino Ficarra aggiunge: “Accogliamo con piacere la decisione del Consiglio comunale di sospendere l’occupazione dell’aula consiliare, ma – tiene a precisare – l’Azienda non ha “ceduto” nell’affermare che provvederà a coprire i turni nel Pte, considerato che garantisce i servizi sanitari
sempre e comunque, in modo uguale su tutto il territorio, con gli strumenti che ha a disposizione”.

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