Si chiede all’amministrazione di valutare lo spostamento del Ccr di Mazzarrona in altra area lontana dalle abitazioni
La realizzazione del Ccr alla Mazzarona approda al consiglio comunale di Siracusa e i consiglieri di opposizione presenti in aula, di Fratelli d’Italia, di Insieme, di Forza Italia, del Pd, e il consigliere Burti del gruppo misto hanno depositato una mozione, che verrà discussa nella seduta del 18 Febbraio alle 17,30, per impegnare l Amministrazione comunale a valutare lo spostamento del Ccr di Mazzarrona in altra area lontana dalle abitazioni urbane.
“Riteniamo che sia importante la realizzazione dei Ccr – scrivono i consiglieri – ma la scelta di via Don Luigi Sturzo in un’area da sempre abbandonata e priva di servizi, è un’offesa inaccettabile tanto più che è in una realtà tra le più belle e suggestive di Siracusa.
In aula è stata letta anche una dichiarazione del presidente di Natura Sicula, Fabio Morreale: “Il capoluogo ha bisogno di altri Ccr. Lo chiediamo da sempre. Quello di Targia non è sufficiente e pratico per tutti.
Un solo Ccr per 117 mila abitanti è insufficiente. La necessità di altri Ccr – fa notare – è ancor più aggravata dalla bassa percentuale di raccolta diffrenziata che negli ultimi due anni, assestandosi a poco più del 50%, è ben distante da quel minimo 65% che dovrebbe essere.
“Non ci saranno odori sgradevoli – assicura Morreale – il Ccr accoglie solo frazione secca, che non produce odori, la viabilità di Mazzarrona non verrà intasata, le strade sono abbastanza larghe da consentire il passaggio di mezzi pesanti e il paesaggio non verrà compromesso ma ingentilito dalla messa a dimora, lungo il perimetro, di filari di alberi; il Ccr non sarà una discarica comunale, i rifiuti raccolti vengono subito dopo portati nelle piattaforme Conai di riferimento o nelle ditte autorizzate al trattamento.
Malgrado ciò – conclude il presidente di Natura Sicula – riteniamo che la scelta del sito in cui costruire i Ccr debba tener conto del parere della Soprintendenza e deve essere discussa con i residenti per arrivare a una soluzione condivisa, ma sempre a tutela degli interessi di tutta la collettività”
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