La società biancoverde pronta a rendere disponibile il suo progetto di riqualificazione, già approvato in forma definitiva e dotato di parere tecnico favorevole del Coni
Proposta di distensione nei rapporti tesi tra il Comune di Siracusa e il Circolo Canottieri Ortigia sulla gestione della Cittadella dello sport.
A metterlo in campo, proprio mentre è in corso un contenzioso, è la società biancoverde.
“Il Pnrr – si legge nella nota dell’Ortigia – offre oggi l’opportunità di fruire di finanziamenti in precedenza insperabili. I tempi, tuttavia, incombono (ultima decade di aprile) e manca la progettualità.
Nell’ambito di un più articolato e completo accordo – viene specificato – siamo pronti a rendere disponibile il nostro progetto di riqualificazione per la Cittadella, già approvato in forma definitiva e dotato di parere tecnico favorevole del Coni.
Il progetto – riporta la nota – è già valutato come meritevole del massimo punteggio e del massimo contributo, pari a 500.000 euro, dal Bando Nazionale Sport e Periferie 2018 della Presidenza del Consiglio dei Ministri, peraltro forse ancora recuperabile direttamente o con la partecipazione ai bandi per gli anni successivi”.
Il C.C. Ortigia mette sul piatto anche lo studio di fattibilità di un piano di efficientamento energetico, proposto all’ Enel X, già in fase di avanzata valutazione e che potrebbe essere attuato col risultato di un risparmio pari circa al 50% dei costi energetici di gestione.
“È il momento di dimostrare responsabilità” – insiste la società biancoverde che ricorda di aver investito circa 3 milioni di euro per la riqualificazione degli impianti.
Da qui l’appello rivolto al sindaco Italia e all’assessore Firenze: “Hanno più volte affermato l’interesse primario dell’amministrazione a garantire la continuità delle attività sportive, agonistiche e amatoriali, e l’incremento dell’offerta di impiantistica.
Il fine – conclude il C.C. Ortigia – non può, dunque, che essere comune, ed in tal senso bisogna unire le forze con l’unico interesse di restituire alla città la fruizione massima delle strutture sportive e nell’ottica di una soluzione concordata e bonaria del contenzioso”.
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