Secondo la confederazione è mancata una corretta pianificazione dell’offerta cittadina
Migliorare la fruibilità del centro storico, perfezionare i servizi, ampliare i percorsi turistici al resto della città per non escludere più le attività fuori da Ortigia. Sono questi i punti salienti della bozza di programma che la Cna di Siracusa ha già stilato, alla luce dell’appena trascorsa stagione turistica che ha avuto un successo superiore alle più rosee aspettative. Il presidente comunale di Cna, Santi Lo Tauro, e il presidente di categoria della ristorazione, Stefano Gentile, commentano gli ultimi mesi e i relativi alti e bassi.
“La città veniva, come tutto il mondo del resto,, da un 2020 complicatissimo e partiva comunque da una situazione non certo idilliaca in termini di organizzazione e pianificazione dell’accoglienza turistica; tuttavia le presenze del 2021, soprattutto italiane ma con un netto incremento di cittadini francesi, hanno superato le più rosee aspettative, anche se non sono mancati i problemi.
In particolare si è fatta notare con forza una certa difformità dei flussi per gli operatori economici, sopratutto quelli di Ortigia che anche con numeri totali confortanti, hanno comunque visto parecchie attività site in luoghi defilati soffrire a discapito di quelle più esposte, presenti lungo i tradizionali percorsi turistici”.
Giudizio positivo per per la ztl e per il sistema di collegamento di Ortigia che comunque – a dire di Cna – va potenziato e migliorato: “Argomento questo che insieme a tanti altri temi legati alla prossima pianificazione strategica affronteremo a breve in un incontro con la giunta comunale, partendo ovviamente proprio dalle luci e dalle ombre di questa stagione.
Gli operatori della ristorazione hanno dovuto affrontare la nuova sfida della sicurezza oltre a quella della gestione dei flussi controllando e verificando il rispetto delle regole anticovid nei propri locali, cosa che purtroppo non è avvenuta negli spazi di aggregazione pubblici, dove i controlli sono stati insufficienti.
L’altra sfida Cna sta provando a vincere è quella della qualità media dell’offerta ristorativa – puntualizza Gentile – abbiamo anche la certezza che un pezzo non minoritario della ristorazione ha lavorato e continua a lavorare per garantire standard qualitativi elevati, e noi ci stiamo impegnando per garantire in tal senso la crescita professionale degli operatori di tutta la città”.
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