Superati i 35 gradi, anche solo percepiti, le attività devono essere sospese e deve essere richiesta la cassa integrazione ordinaria
“Ancora poche aziende edili fermano i lavori nelle giornate di caldo estremo”.
Ad evidenziarlo la Fillea Cgil: “Il caldo estremo, insopportabile a queste latitudini, è purtroppo arrivato e sarà inesorabile la prossima settimana.
Superati i 35 gradi (che una nota congiunta di Inps- Inail del luglio del 2022 ha precisato essere anche solo percepiti) – evidenzia il sindacato – in assenza di misure in grado di mitigare il rischio da colpo di calore (es. turni in orari diversi da quelli ordinari o lavorazioni senza esposizione all’aria e al sole), le attività devono essere sospese e deve essere richiesta la cassa integrazione ordinaria”.
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