La cerimonia nel giardino di casina Cuti dedicato al giornalista ucciso dalla mafia
“Alle nuove generazioni insegniamo a non voltarsi dall’altra parte, proprio come ha fatto Mario Francese”.
Così il prefetto di Siracusa, Giovanni Signer, alla cerimonia organizzata da Assostampa Siracusa nel 46mo anniversario dell’omicidio del giornalista siracusano.
Davanti alla targa che lo ricorda nel giardino a lui dedicato all’interno del Parco archeologico, tanti colleghi, i comandanti dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, i rappresentanti della Polizia di Stato e della Capitaneria di Porto, l’assessore del Comune di Siracusa Salvatore Consiglio e Giovanna Raiti per “Libera”.
“Dobbiamo continuare ad essere la memoria che abbiamo e la responsabilità che assumiamo ogni giorno con il nostro mestiere e da cittadini – ha detto il segretario provinciale di Assostampa, Prospero Dente – In questo luogo ogni anno ci ritroviamo per ricordare un collega che sentiamo presente e riferimento continuo per il nostro mestiere.
Quest’anno, la coincidenza con la Giornata della Memoria, rafforza la nostra voglia di continuare ad essere testimoni.
Ha voluto raccontare fino alla fine soltanto la verità – ha concluso Dente – E la verità è sicuramente l’atto più coraggioso per un uomo.”
Assente il sindaco Francesco Italia per impegni che lo hanno portato fuori Siracusa, l’amministrazione comunale era rappresentata dall’assessore Consiglio.
“La coincidenza di questa commemorazione con il Giorno della Memoria – ha detto – conferisce maggiore forza al messaggio che l’esempio di Mario Francese ha lasciato a tutti noi.
Ci sono persone che sacrificano sé stessi per un bene superiore e così facendo contribuisco a costruire la struttura su cui ciascuno di noi modella la propria esistenza.
Francese è morto perché credeva nel fatto che la verità va sempre difesa e raccontata: un messaggio forte che dobbiamo traferire ai giovani.
Tanti giornalisti, ancora oggi, sono minacciati per le cose scrivono, a conferma – ha concluso l’assessore Consiglio – che il male non può mai dirsi sconfitto e che alla categoria del male appartengono quanti vogliono impedire il racconto della verità”.
Al Giardino Mario Francese anche Salvatore Di Salvo, tesoriere dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia che ha ricordato le recenti parole di Papa Francesco in occasione del Giubileo del Mondo della Comunicazione.
“La libertà dei giornalisti è liberta per ognuno di noi – sono state le parole del Santo Padre ripetute da Di Salvo – Il suo è stato un richiamo a scrivere sempre la verità continuando ad essere veri; proprio come lo è stato Mario Francese”.
Presenti i nipoti siracusani di Mario Francese: a loro è stato consegnato un mazzo di fiori che provvederanno a deporre al cimitero. Davanti alla targa del giardino di casina Cuti deposta una rosa in omaggio al giornalista.
“Mario Francese – dichiara Fabio Granata, assessore comunale alla Legalità e alla Cultura – continua a rappresentare un certo modo di fare giornalismo, libero da ogni condizionamento e che non si ferma di fronte al rischio.
Rappresenta un punto di riferimento e viene ricordato ogni anno con un Premio, istituito dall’Ars su proposta della Commissione Regionale Antimafia da me all’epoca presieduta”.
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