MENU
Articoli in evidenza
scoppia il caso

Concerti negati al Teatro Greco, il sindaco Italia: “Oltre al danno, la beffa” VIDEO

concerti

In un video pubblicato sui suoi social rivela alcuni particolari della vicenda, anticipando già che altri ne verranno fuori

Il caso dei concerti pop negati al Teatro greco di Siracusa diventa un caso con il sindaco Francesco Italia, che questa sera, con un video pubblicato sui suoi social rivela alcuni particolari della vicenda, anticipando già che altri ne verranno fuori.

Il primo cittadino parla di “danno” subito dalla città ma anche di “beffa”. Ma andiamo per ordine.

“Ci sono delle cose che è mio dovere dirvi – dice Italia rivolgendosi direttamente ai suoi concittadini – per farvi capire il danno che la città subirà per la mancata programmazione di concerti al Teatro Greco.

Nel 2022 e nel 2023 – prosegue – l’amministrazione ha impegnato delle somme dalla tassa di soggiorno per portare a Siracusa artisti del calibro di Elisa, Giorgia, Zucchero, i Negramaro, Biagio Antonacci, Ludovico Einaudi.

Quest’anno tutto questo non sarà possibile”.

E per spiegarlo mostra un video che risale a poco prima del ballottaggio per le ultime Amministrative “in cui – dice il sindaco – si anticipa quanto poi sarebbe accaduto”.

Nel video si vede il deputato regionale, Auteri che alla presenza dell’allora candidato Ferdinando Messina afferma che “lui (Italia) non ha messo un dito su quello che è programmato al Teatro Greco. E’ un’azione che hanno fatto a Palermo, l’assessorato al Turismo, il Parco e tu queste cose le devi dire (rivolgendosi a Messina)”.

“La strategia – afferma Italia – è chiara: impedire al sindaco di fare gli spettacoli che avrebbero portato a lui consenso in città”.

Ma poi arriva quella che Italia definisce la beffa: “A settembre ci sarà il G7 Agricoltura in città e siccome si vuole offrire ai ministri uno spettacolo al Teatro Greco, l’attrezzamento non sarà smontato.

Quindi da un lato avremo un Teatro Greco coperto nel periodo di massima affluenza turistica e dall’altro avremo un’Ara di Ierone, costata a tutti noi oltre un milione, con concerti visti gratis nelle piazze della provincia e che non porteranno un visitatore in più alla nostra città”.

“Questo non è solo un danno per tutto il comparto del turismo e dell’accoglienza siracusana ma – conclude – è il frutto avvelenato di una politica che smette di occuparsi del bene della comunità e che agisce o contro qualcuno o per favorire gli interessi dei propri amici o della propria  parte politica”.

Prima dei saluti, un sibillino “Su questo avremo altre cose da dire”.

© E' VIETATA LA RIPRODUZIONE - TUTTI I DIRITTI RISERVATI

VERSIONE STAMPABILE