Il provvedimento è passato con 13 sì, 7 no e 3 astensioni
Riunito in seconda convocazione, dopo che ieri era caduto il numero legale, il consiglio comunale di Siracusa ha approvato oggi il nuovo regolamento sulla toponomastica e la numerazione civica.
Il provvedimento è passato con 13 sì, 7 no e 3 astensioni dopo un confronto durato quasi quattro ore caratterizzato da numerosi interventi polemici.
L’Assise non ha trattato l’ordine del giorno di Ivan Scimonelli sui lavori nelle vie Tisia e Pitia e del parcheggio di via Damone.
Su iniziativa dello stesso proponente, che ha richiesto la presenza del sindaco in aula, l’argomento sarà trattato nel corso della seduta convocata per domani alle 17,30.
La riunione, presieduta da Alessandro Di Mauro, è stata aperta da una serie di interventi sull’occupazione
dell’aula consiliare, da parte dei consiglieri di opposizione, iniziata ieri pomeriggio, dopo la caduta del numero
legale, e conclusa stamattina.
Sono intervenuti Ferdinando Messina, Paolo Romano, Andrea Firenze, Luciano Aloschi e Scimonelli.
Il nuovo regolamento sulla toponomastica e la numerazione civica era stato illustrato ieri dalla dirigente di
settore Loredana Carrara che aveva chiarito come le modifiche sono state dettate dalla necessità di semplificare quello esistente e di chiarirne alcuni passaggi.
L’attribuzione e la variazione di nomi e luoghi e strade è competenza della Giunta al termine di un’istruttoria affidata al servizio Statistica, toponomastica e censimenti.
È costituita anche una commissione presieduta dal sindaco (o delegato) e composta da 10 persone: rappresentanti delle istituzioni interessate, 2 consiglieri comunali (di cui uno di minoranza), 2 esperti e un rappresentante della Deputazione di storia patria.
Il parere consultivo della commissione e obbligatorio e deve essere reso anche per l’intitolazione di strutture pubbliche. Il procedimento può essere avviato d’ufficio o su istanza di parte: in questo caso deve essere corredata da una relazione e da almeno 150 firme.
Nessuna denominazione può avvenire senza l’autorizzazione del Prefetto, udita la Deputazione di storia patria. Nel caso di personaggi, l’intitolazione può avvenire ad almeno 10 anni dalla morte; se non sono trascorsi, la competenza
ad autorizzare è del prefetto.
Il regolamento disciplina anche la numerazione civica e il posizionamento e le caratteristiche delle targhette.
Tutti bocciati gli emendamenti presentati dai consiglieri ad eccezione di tre: uno era stato proposto dalla
commissione Lavori pubblici (illustrato dal presidente Andrea Firenze) con il quale si specifica che le spese di realizzazione, posa in opera e manutenzione delle targhe di toponomastica non sono obbligatoriamente a carico di chi ha richiesto l’intitolazione del sito; un secondo, presentato da Paolo Cavallaro ed altri, ha un carattere tecnico in quanto corregge un riferimento normativo riportato nel regolamento; il terzo, proposto da Franco Zappalà, prevede di individuare un luogo per ricordare le vittime della strada.
Un emendamento simile era stato presentato anche da Damiano De Simone che però lo aveva ritirato a favore di quello del collega.
Domani alle 17,30, consiglieri comunale di nuovo in aula. Si parlerà delle aliquote Imu per il 2025, di una
modifica al regolamento Tari, di presenza delle donne nelle istituzioni politiche e delle partecipazioni societarie
del Comune.
© E' VIETATA LA RIPRODUZIONE - TUTTI I DIRITTI RISERVATI