La proposta è passata con 24 sì 4 no e 3 astensioni
E’ stato approvato con 24 sì 4 no e 3 astensioni dal consiglio comunale di Siracusa in seconda seduta l’atto di indirizzo sul dimensionamento scolastico.
Il documento è arivato in aula dopo che era stato scritto e votato all’unanimità dalla commissione competente, che ha lavorato sulla base delle indicazioni emerse un mese fa nel corso di un consiglio comunale aperto a dirigenti scolastici e rappresentati dei genitori.
L’obiettivo è di scongiurare la chiusura di tre istituti comprensivi siracusani (Martoglio, Chindemi e Brancati) che
rischiano di non raggiungere il numero minimo di alunni previsto dalla normativa.
L’atto di indirizzo, illustrato in aula dal presidente della commissione Scuola, Giovanni Boscarino, propone che l’istituto Martoglio venga convogliato nel Verga ad eccezione, però, del plesso Collodi di via Asbesta.
Quest’ultimo dovrebbe essere accorpato al Brancati di Belvedere, che attualmente rischia di sottodimensionarsi.
Più articolato è stato il ragionamento fatto sull’istituto Chindemi. Per la scuola di via Pescara si propone
di chiedere una deroga in forza di tre fatti.
Il primo è che la scuola è sede dell’Osservatorio provinciale per la prevenzione della dispersione, con competenza anche su Floridia e Solarino.
Il secondo parte da una nota dell’Associazione nazionale presidi dalla quale risulta che il numero degli iscritti è di soli 11 alunni inferiore al limite minimo richiesto, gap che potrebbe essere recuperato con le nuove iscrizioni.
Infine, la Chindemi è un presidio di legalità in un quartiere carente di servizi, motivo per cui è un punto di riferimento per le famiglie ed è impegnata in un’attività formativa diversificata attraverso progetti che ne prolungano
l’apertura fino alle 18.
E nelle ore pomeridiane, inoltre, consente lo svolgimento di attività sportive curate dalle Fiamme Oro della Polizia di Stato.
Qualora la proroga non dovesse essere concessa, l’atto di indirizzo propone l’accorpamento con il Comprensivo “Wojtyla” per il principio della vicinanza territoriale.
Di dimensionamento scolastico si occupava anche il secondo punto all’ordine del giorno. Si trattava di una mozione sottoscritta da vari consiglieri, ma con primo firmatario Cosimo Burti, che, con un approccio diverso al problema, chiedeva l’istituzione di un tavolo tecnico urgente (aperto ai dirigenti scolastici e ai presidenti dei consigli di istituto) per l’individuazione dei criteri da adottare nel piano di riorganizzazione degli istituti comprensivi nel territorio.
A parere di diversi consiglieri, questa mozione era di fatto superata dall’atto di indirizzo già approvato, ma Burti ha detto di non condividere tale valutazione e ha insistito affinché l’atto fosse messo ai voti.
Il consigliere inoltre ha protestato perché, a suo parere, il suo documento era stato calendarizzato in ritardo rispetto a quanto previsto dal regolamento, accusa che però è stata respinta dal presidente Di Mauro.
Alla fine, la mozione è stata bocciata con 17 voti contrari e 12 favorevoli.
È stato, invece, approvato (15 sì, 7 astensioni e 5 no) l’aggiornamento del piano biennale di acquisti di forniture e servizi, illustrato in aula dall’assessore Salvatore Consiglio.
Le nuove spese consistono in 3,3 milioni di euro per il rinnovo dei servizi assicurativi, 125 mila euro per servizi postali, 603 mila 404 euro per la notifica dei verbali della Polizia municipale.
Una quarta voce di spesa (poi stralciata) doveva essere invece modificata sotto forma di emendamento proposto dall’Unità di progetto del Pnrr.
Si trattava di un aumento di 100 mila euro – portandoli a 280 mila euro – degli stanziamenti per l’acquisto di parchi giochi inclusivi.
Dopo l’intervento del presidente della commissione competente, Simone Ricupero, che ha sottolineato come
l’emendamento fosse arrivato al suo organo privo di pareri, il dibattito è stato animato dall’opposizione che ha
rilevato una serie di anomalie tali da rendere la proposta non trattabile.
Ferdinando Messina, Paolo Romano, Franco Zappalà, Ivan Scimonelli, Angelo Greco e Massimo Milazzo hanno insistito per il ritiro dell’atto e per il suo invio alla commissione affinché lo potesse esaminare e si potessero correggere le difformità rilevate.
A queste argomentazioni ha replicato il vice sindaco, Edy Bandiera, il quale ha chiarito che la proposta non era
una variazione di bilancio ma il semplice aggiornamento – per altro non il primo – di un documento di
programmazione, aggiungendo poi che le eventuali anomalie non rendevano l’atto non trattabile mentre la
mancata approvazione avrebbe esposto l’Amministrazione alle censure della Corte dei conti.
Chiuso il dibattito e sentito il parere del vice segretario generale, Enzo Miccoli, il presidente Di Mauro ha deciso di mettere ai voti la proposta senza l’emendamento dell’Unità di progetto del Pnrr.
Infine, il quarto punto all’ordine del giorno, cioè l’aggiornamento del piano triennale dei lavori pubblici, non è
stato trattato perché ritirato dall’Amministrazione per bocca del vice sindaco Bandiera.
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