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Corruzione all’Ispettorato del lavoro, la reazione dei sindacati

Corruzione all'Ispettorato del lavoro, la reazione dei sindacati

Le prese di posizione di Cgil, Cisl e Fillea Cgil

Reazione forte dei sindacati dopo l’operazione della Guardia di finanza su presunti episodi di corruzione scoperti all’Ispettorato del lavoro con ilcoinvolgimento dei vertici.

“I capi d’accusa per corruzione, concussione e rivelazione di segreti d’ufficio, mossi nei confronti del direttore, di un suo collaboratore e di altre tre persone, compreso un consulente del lavoro – commneta Roberto Alosi, segretario generale provibciale della Cgil – danno la cifra di quanto si stia abbassando la guardia sul terreno della legalità, della cultura del lavoro e dei diritti dei lavoratori nel nostro territorio.

Se finanche un Istituto preposto alla vigilanza sul mondo del lavoro, al controllo sul rispetto di norme e tutele – prosegue – precipita in un vortice corruttivo caratterizzato da una presunta fitta rete di contatti fra corrotti e corruttori, significa che la fiducia sociale subisce un contraccolpo pericoloso per la tenuta istituzionale e democratica della nostra comunità.

Fermo restando l’incondizionata fiducia nell’operato della magistratura – conclude Alosi – seguiremo da vicino
l’intera vicenda e valuteremo le azioni da intraprendere, anche in sede giudiziaria se necessario”.

“Gli arresti effettuati dagli uomini della Guardia di Finanza rappresentano, con i pesanti atti di accusa – dichiara Vera Carasi, segretario generale provinciale della Cisl – il contorto modello corruttivo che mina le fondamenta del diritto al lavoro.

La provincia – aggiunge – sta vivendo uno dei più delicati momenti occupazionali degli ultimi anni e l’operazione di questa mattina contribuisce ad alimentare le preoccupazioni già notevoli in questo periodo.

Saremo attenti al prosieguo dell’inchiesta – conclude – ribadendo che la priorità resta la tutela dei posti di lavoro e la certezza, da parte delle aziende, di rispettare tutte le norme contrattuali, dalla previdenza alla sicurezza”.

La notizia di questa mattina – scrive in una nota Salvo Carnevale, segretario provinciale Fillea Cgil – lascia senza parole e ci interroga sulla utilità di tutte le nostre segnalazioni di lavoro irregolare di questi anni e su dove esse siano potute finire.

Evidentemente aveva un fondamento la considerazione espressa il 24 novembre scorso dove denunciavamo, nell’ambito delle verifiche da noi effettuate sulla mancata applicazione del contratto provinciale , la sensazione di scoramento e di perfetta solitudine delle organizzazioni sindacali a seguito delle numerose segnalazioni effettuate.

La notizia di questa mattina sull’Ispettorato del lavoro – prosegue – apre però nuove prospettive: dalle macerie si può ricostruire ma servono strumenti, risorse umane e una decisa inversione di rotta per restituire una sensazione di fiducia che innegabilmente sta subendo un contraccolpo psicologico micidiale.

Adesso, però, bisogna mettere mano agli organici perché non va dimenticato l’eccezionale carenza di forze che attanaglia gli organi di vigilanza siciliani.

Qualora vi siano indagini che coinvolgano il settore delle costruzioni – conclude Carnevale – è a completa disposizione degli organi inquirenti e della Magistratura e siamo naturalmente pronti a costituirci parte civile per far valere i diritti dei nostri iscritti”.

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