Chiesta, tra l’altro, la nomina di un commissario straordinario al posto dell’attuale governance Lukoil
Attivare immediatamente tutti gli strumenti finanziari disponibili o realizzabili mediante scostamenti di bilancio e attraverso l’utilizzo in via ordinaria e/o straordinaria delle risorse finanziarie previste dal Pnrr, al fine di evitare le conseguenze disastrose derivanti dal paventato rischio chiusura della raffineria Isab Lukoil.
Queste le richieste avanzate dal sindaco di Priolo, Pippo Gianni, contenute in una lettera inviata ieri al presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Draghi.
“Ritengo non sia da escludere – aggiunge Gianni – la nomina di un Commissario straordinario al posto dell’attuale governance Lukoil.
Rinnovo – aggiunge – la piena disponibilità personale e dell’amministrazione comunale anche attraverso un’audizione diretta in presenza, in tutto ciò che riterrà di attivare in merito”.
“La grave crisi politica internazionale – scrive ancora il sindaco Gianni – coinvolge una delle più importanti industrie di raffinazione dell’area industriale di Priolo, l’Isab, presso la quale opera il gruppo Lukoil.
La dismissione della raffineria Isab si porta dietro la cancellazione di oltre 10.000 posti di lavoro tra occupazione diretta ed indiretta e la distruzione totale di un tessuto produttivo di piccole e medie imprese operanti nell’indotto.
L’area industriale di Priolo – spiega ancora – complessivamente ha garantito un gettito annuale di tributi di circa 15 miliardi di euro, pari a 1,5 punti del Pil nazionale.
Quest’area oggi – prosegue – vive, come tutte le aree simili, il declino post industriale derivante dalla mancata riconversione dei settori produttivi, con il conseguente impoverimento del tessuto sociale sia sotto il profilo economico che sotto il profilo della qualità della vita.
Il sindaco Gianni ha informato ieri sera il Consiglio comunale sulle iniziative intraprese. Questa mattina è partito nuovamente alla volta di Palermo, lunedì e martedì è atteso a Roma, dove porterà le sue proposte per trovare soluzioni alla crisi industriale.
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