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Democrazia partecipata 2024: aggiudicato il primo posto, per gli altri si rivota

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Proteste vibrate dei gruppi consiliari del Pd e di FdI: “Gravissimo quanto accaduto”

Nuovo colpo di scena sul progetto di Democrazia partecipata 2024 a Siracusa dopo la decisione di ripetere le operazioni di voto per irregolarità segnalate dalla società che si è occupata della piattaforma online e che ha riferito di 153 voti irregolari.

Oggi arriva la determina dirigenziale che aggiudica il primo posto, ma dispone la ripetizione del voto per gli altri progetti.

Il primo classificato risulta il progetto ”Villa Reimann – Saje, Acqua E Dintorni” che ha ottenuto 734 preferenze.

“Si vuole così – si legge nella determina – rispettare la volontà dell’elettore, vistol’elevato scarto che emerge tra il
primo e gli altri progetti in graduatoria.

Saranno invece ripetute  le operazioni di voto per le altre proposte.

Su questa novità interviene il gruppo consiliare del Pd: “Democrazia partecipata dovrebbe essere uno strumento di partecipazione e trasparenza – scrivono i consiglieri  Milazzo, Greco e Zappulla – ed invece continuano a cercare soluzioni – quanto meno fantasiose – senza rispondere alle domande.

Lo avevamo ricordato già in precedenza ma oggi lo ribadiamo – aggiungono – la prima cosa che avrebbe dovuto
fare l’Assessore era riferire in aula. Gli esami di riparazione di settembre per l’assessore sono andati molto male”.

Sulla stessa linea il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia: “Nell’aula consiliare i cittadini, all’insegna della massima trasparenza, avrebbero appreso tutti i chiarimenti necessari in ordine ai fatti accaduti.

Nella stessa occasione avremmo chiesto alla società affidataria del servizio di spiegare perché è stato indicato il numero degli elettori in 3016 e in 353 gli elettori non votanti.

Come anche l’ Ufficio avrebbe meglio spiegato che significa quanto si legge in determina, e cioè che le nuove operazioni di voto avverranno con pre caricamento dei dati come estratti dagli uffici competenti, e per quali ragioni ciò non sia stato fatto prima.

La decisione di procedere rapidamente alla prima votazione, con autocertificazione dei requisiti anagrafici da parte degli elettori – sostengono i consiglieri Romano e Cavallaro – è stata una scelta errata, assunta dall’Amministrazione e avallata dalla società affidataria, che evidentemente hanno pensato di dare a tali votazioni un valore di secondo livello rispetto alle amministrative.

La nuova votazione sarà certamente influenzata dai risultati noti della prima votazione – aggiungono – con la conseguenza che con ogni probabilità il numero dei votanti sarà inferiore e i voti saranno indirizzati verso quelli che avevano ottenuto più voti con l’auspicio che vincano.

Stiamo valutando- concludono – se sussistono gli estremi per l’impugnazione della determina dirigenziale, adottata con troppa fretta, nonostante gli appelli ad agire dopo discussione consiliare e a bocce ferme”.

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