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Democrazia partecipata in provincia di Siracusa tra Comuni virtuosi e non

democrazia

Nel capoluogo parte venerdì 5 agosto la consultazione per l’edizione 2021

La situazione dell’applicazione della Democrazia partecipata in provincia di Sirausa è variegata.

Nel capoluogo è partita la collaborazione tra il Comune, la no profit messinese Parliament Watch Italia (PWI), che dedica l’iniziativa “Spendiamoli Insieme”.

I siracusani potranno votae online (https://spendiamolinsieme.bipart.it/) dal 5 al 26 agosto per scegliere i progetti vincitori (ognuno dei quali deve valere massimo 15 mila euro) tra i 13 ammessi.

In provincia tra gli enti che si danno da fare per spendere “bene e insieme” i fondi della Democrazia partecipata spicca Priolo Gargallo (11585 abitanti) dove l’intero processo del 2022 si è già concluso.

La votazione dei cittadini ha dato la palma della vittoria al progetto “Scuole cardio-protette” (182 voti su 271 in totale).

Tra gli altri enti virtuosi c’è anche Solarino (7725 abitanti), che ha una sezione “democrazia partecipata” in homepage del sito ufficiale.

A Lentini (22332 abitanti) quest’anno è stato adottato il regolamento, dal 2018 atto obbligatorio secondo le normative regionali.

In nove Comuni invece il dato registrato è la mancanza o l’insufficienza delle informazioni: si va da Augusta, città da 34 mila abitanti, a Buscemi, che conta 993 abitanti.

Da Avola (30667 abitanti) a Buccheri (1867 abitanti) sono invece sei le cittadine dove non si può votare il progetto che si preferisce e la selezione è affidata a tavoli interni al Comune stesso.

Infine, la questione della tempistica: i Comuni che hanno diritto a più di 10 mila euro dovrebbero avviare i processi di Democrazia partecipata entro il 30 giugno.

Nel Siracusano decisamente “ritardatari” sono Palazzolo Acreide (8416 abitanti) e Portopalo di Capo Passero (3805 abitanti).

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