Una serata tra aneddoti e ricordi del padre giornalista. Loredana e Barbara Cartia, insieme alla cugina Tiziana Blanco, hanno raccontato Dino in una versione più intimista, svelando anche piccoli momenti di vita familiare.
Ne è venuto fuori un racconto a più voci, leggero e sincero. Dalle manie agli immancabili papillon, dallo studio chiuso e inviolabile quando lui scriveva di notte, al silenzio durante i pranzi ascoltando i telegiornali.
Sono le prime tessere, di quel mosaico – fatto di parole, riflessioni, aneddoti, racconti, immagini (anche inedite) e testimonianze – che per tutta l’estate si proverà a realizzare nel dehors della pasticceria Neri che ieri pomeriggio ha ospitato l’incontri di apertura del ciclo di incontri dedicati, nel decimo anniversario della sua scomparsa, a Dino Cartia uno dei volti più noti della scena giornalistica siracusana degli ultimi tempi.
L’appuntamento con Caro Dino ti scrivo… rientra nel più articolato programma degli appuntamenti estivi promosso da Alfio Neri per la cultura con il supporto di G60 #GENERAZIONESESSANTA – idee, progetti, esperienze -. Dopo l’introduzione dell’imprenditore dolciario e “provocatore culturale” per passione Franco Neri e del giornalista Aldo Mantineo, promotori del ciclo di incontri, il testimone è passato nelle mani di Prospero Dente, segretario provinciale dell’Assostampa, che ha guidato la conversazione che si è snodata ben oltre i confini del Dino Cartia giornalista spaziando dall’amore per la musica, mai nascosto anche in famiglia, a quello per i libri – con i volumi preferiti sempre sul comodino – passando per quella voglia di fare cultura condivisa con la cerchia dei suoi affetti più cari. Una schiera nella quale figlie e nipote si sono definite le prime fans di Dino Cartia. Tiziana Blanco, fotografa, ha poi raccontato di come spesso abbia incrociato la sua vita professionale con quella dello zio seguendo fatti di cronaca.
Una chiacchierata all’insegna delle emozioni e dell’amarcord che ha coinvolto anche due operatori video storici, Salvo Rizza e Peppe Migliara. Anche da loro il contributo per una serie di ricordi delle redazioni di quel tempo.
La conversazione è anche stata trasmessa in diretta Facebook sulla pagina di Webmarte.
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