Dalla raccolta del plasma l’Asp aretusa riesce ad ottenere da un’azienda farmaceutica in conto lavorazione una serie di farmaci di elevato costo da somministrare ai pazienti
La 20ma Giornata mondiale del donatore del sangue celebrata anche a Siracusa dall’Asp con una serie di eventi che oltre essere momento di bilancio dell’attività svolta sono l’occasione per predisporre azioni future.
La provincia di Siracusa è pienamente autosufficiente ed inoltre contribuisce significativamente a supportare i bisogni della vicina Catania, inviando ben 2.500 sacche di sangue all’anno.
L’obiettivo adesso è quello di coinvolgere i più giovani, facendo attività di proselitismo nelle scuole.
E non solo di raccolta di sangue si è parlato durante la conferenza che si è svolta nell’androne dell’ospedale Umberto I di Siracusa, ma anche di raccolta di plasma che ha consentito all’Azienda sanitaria aretusea dato ad un azienda farmaceutica per poi ottenere in conto lavorazione una serie di farmaci di elevato costo da somministrare ai pazienti.
Si parla di un ritorno che sfiora il milione di euro.
Oltre a fare il quadro della situazione è stato presentato il nuovo materiale informativo per la donazione responsabile del sangue e degli emocomponenti redatto secondo quanto previsto dal DM 2 novembre 2015.
E’ stat poi annunciata l’innovativa procedura di telemedicina per la validazione e l’assegnazione del sangue e degli emocomponenti da remoto con l’utilizzo dei sistemi di video collegamento adottati dall’Azienda tra le Aziende ospedaliere e la Struttura Aziendale di Medicina Trasfusionale.
Quindi sono stati progetti grafici e gli elaborati realizzati dagli studenti degli Istituti scolastici XIV Istituto comprensivo Karol Wojtyla di Siracusa, I Istituto comprensivo De Amicis di Floridia, IV Istituto comprensivo S. Quasimodo di Floridia e Luigi Einaudi di Siracusa ed è stata inaugurata la “Panchina del donatore” con la riproduzione pittorica permanente di un bozzetto grafico, ideato da Emanuela Giuffrida dell’Urp aziendale, che richiama la donazione del sangue e di organi e tessuti, realizzata da un’artista di murales che ha offerto gratuitamente la sua opera, assieme ad alcuni studenti e a volontari dell’Avo.
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