In provincia di Siracusa gli elettori chiamati alle urne sono 356.325, di cui 102.183 nel capoluogo
Seggi aperti dalle 7 di stamane e fino alle 23 anche in Sicilia, dove oltre che per le elezioni politiche si vota anche per l’elezione del presidente della Regione e per il rinnovo dell’Assemblea regionale Siciliana.
Dopo la chiusura dei seggi comincerà lo scrutinio delle schede per le Politiche; per le Regionali si dovrà attendere fino alle 14 di lunedì.
COME SI VOTA
Gli elettori siciliani, muniti di tessera elettorale e documento di riconoscimento valido, riceveranno una scheda rosa per la Camera, gialla per il Senato e una verde per la Regione.
Sulle schede rosa e gialla occorre tracciare un segno sul rettangolo contenente il contrassegno della lista e i nominativi dei candidati nel collegio plurinominale.
Il voto così espresso vale ai fini dell’elezione del candidato nel collegio uninominale ed a favore della lista nel collegio plurinominale.
Qualora il segno sia tracciato solo sul nome del candidato nel collegio uninominale, il voto è comunque valido anche per la lista collegata.
In presenza di più liste collegate in coalizione, il voto è ripartito tra le liste della coalizione.
Il voto espresso tracciando un segno sul contrassegno della lista vale anche per il candidato uninominale collegato. Non è previsto il voto disgiunto.
Per leRegionali la scheda è unica, ma l’elettore dispone di due voti: uno per la scelta della lista regionale, il cui capolista è candidato a Presidente della Regione, l’altro per la scelta della lista provinciale e in questo caso si può esprimere la preferenza per un candidato alla carica di deputato regionale.
È prevista la possibilità di esprimere il voto disgiunto.
LA RIPARTIZIONE DEI SEGGI ALL’ARS
Per l’elezione dei 70 deputati dell’Ars la ripartizione prevede che 62 seggi siano attribuiti con il sistema proporzionale puro e soglia di sbarramento al 5 per cento a livello regionale.
A Palermo 16, 13 a Catania, 8 a Messina, 6 ad Agrigento, 5 a Siracusa e a Trapani, 4 a Ragusa, 3 a Caltanissetta e 2 a Enna.
Un seggio spetta al candidato governatore arrivato secondo nelle preferenze; un seggio spetta al candidato alla presidenza della Regione eletto; sei seggi vengono assegnati all’interno della lista regionale del candidato presidente (cosiddetto listino).
Quest’ultima è una lista bloccata che funziona da premio di maggioranza e consente alla coalizione collegata al Presidente della Regione eletto di ottenere al massimo 42 seggi all’Ars.
I seggi non utilizzati sono distribuiti, con criterio proporzionale, alle liste di minoranza che abbiano superato lo sbarramento.
È proclamato presidente della Regione il capolista della lista regionale che ottiene il maggior numero di voti validi.
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