Ha analizzato il verbale stilato dai 3 giudici dell’Ufficio elettorale centrale che hanno evidenziato le tante incongruenze in diverse sezioni di vari Comuni della provincia
Voti in più rispetto ai votanti, voti in meno, assenza delle relazioni nelle buste inviate da diversi presidenti di seggio delle ultime elezioni regionali.
Insomma sono diverse le incongruenze rilevate dai 3 giudici dell’Ufficio elettorale centrale che ha esaminato i plichi riguardanti il voto espresso in provincia di Siracusa.
Una situazione diffusa che tocca non solo il Comune capoluogo, ma anche Melilli, Avola, Sortino, Pachino, Noto, solo per citarne alcuni e su cui Vincenzo Vinciullo, candidato all’ultima tornata elettorale, ha voluto far luce, questa mattina durante una conferenza stampa.
Dopo aver detto chiaramente di non voler proporre ricorso, Vinciullo ha comunque avanzato una serie di richieste: la prima è quella di sollecitare i Comuni a pubblicare sui rispettivi siti i risultati elettorali sezione per sezione così da garantire la trasparenza.
Poi c’è la richiesta di modifica della legge elettorale 29 del 1951 che non mette tutti nelle condizioni di poter esercitare il diritto di voto come gli studenti fuori sede, i residenti all’estero o i malati.
Infine l’impegno dei Comuni a formare in maniera adeguata i presidenti di seggio effettivi e supplenti, a pagarli, sempre adeguatamente all’impegno profuso e per Siracusa la necessità di evitare di continuare ad avere sezioni che contano oltre mille elettori.
Vinciullo è chiaro: non proporra ricorso “perché – dice – non credo nella giustizia amministrativa visti i precedenti in cui sono stato protagonista”.
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