La prima dovrà riconoscere la malattia professionale, la seconda adeguare la pensione di un 81enne
Il Giudice del Lavoro del Tribunale di Catania ha condannato l’Inail a riconoscere la malattia professionale da esposizione all’amianto, e l’Inps ad adeguare la sua pensione ad Orazio Lombardo, affetto da fibrosi polmonare in terapia.
L’operaio, 81 anni, originario della provincia di Enna, è stato esposto a fibre e polveri d’amianto nel petrolchimico di Siracusa, in diverse aziende del Gruppo Eni, ex Enichem Spa (Montecatini Edison Spa di Priolo Gargallo, Enichem Polimeri S.r.l., Serchem S.P.A., Praoil srl, nella Enichem S.r.l, per ultimo nella Syndial Spa).
La Ctu tecnico ambientale, ammessa dal Tribunale, ha accertato che l’uomo è stato esposto per un periodo complessivo di 17 anni ad una quantità significativa di fibra killer in modo diretto, perchè aveva in dotazione guanti in amianto, ed in modo indiretto per la contaminazione ambientale.
Nel 2016, a seguito di difficoltà respiratorie, si è sottoposto a visite specialistiche e diagnosticata la patologia ha presentato domanda all’Inail per il riconoscimento della malattia professionale, e all’Inps per l’adeguamento della posizione contributiva, che negate entrambe, hanno costretto il lavoratore ad agire la Magistratura del Lavoro, supportato dall’avv. Ezio Bonanni, presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto, che ha immediatamente presentato ricorso.
Il Tribunale di Catania dopo l’istruttoria, ha condannato l’Inail alla liquidazione dell’indennizzo del danno biologico di circa 15mila euro, l’Inps alla maggiorazione della pensione di 300/400 euro mensili con liquidazione degli arretrati.
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