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Europee, l’analisi di Antonio Nicita: “Il mio, con oltre 43mila voti, risultato lusinghiero” VIDEO

“Il Pd in provincia – fa notare – in forte crescita rispetto a 5 anni fa e rispetto alle politiche di un anno e mezzo fa”

L’avventura delle elezioni Europee per Antonio Nicita, candidato per il Partito Democratico nella Circoscrizione Isole, finisce qui e con lo scrutinio praticamente completato e con i dati consolidati, il senatore siracusano affida ai social il suo pensiero e la sua analisi.

“Un risultato straordinario quello del Pd nazionale che arriva al 24% e supera di slancio, anche in voti assoluti, il risultato delle politiche.

Un risultato che premia oggi tutte le opposizioni al Governo Meloni e che ci da’ il giusto slancio in Europa e in Italia.

In un quadro di astensionismo e di pochi voti di preferenza ai candidati – scrive Nicita – giudico straordinario e persino commovente il dato del Pd nella mia provincia, la provincia di Siracusa: primo partito nella città di Siracusa (22.6%) con circa 20 mila voti in provincia, un dato che segna una forte crescita rispetto a 5 anni fa e rispetto alle politiche di un anno e mezzo fa.

Siracusa, inoltre, contribuisce significativamente al voto regionale del Partito Democratico.

Quanto al mio risultato personale – vedremo l’evoluzione finale dei dati – sono felice di aver contribuito significativamente, con oltre 43 mila voti, al risultato del Partito.

Ho registrato, con una campagna di poche settimane, presenze significative dappertutto, inclusa la Sardegna che mi è rimasta nel cuore.

Considero questo risultato lusinghiero, con una distanza di meno di 6 mila voti dal primo e di poche centinaia di voti dal secondo.

Una bellissima squadra di candidati, forte e competitiva, cui faccio le mie congratulazioni.

La mia candidatura ha incontrato crescenti entusiasmo e sostegno, dentro e fuori il partito, che non dimenticherò. Un risultato ottenuto in poche settimane, nonostante le resistenze e le chiusure, in Sicilia, della vecchissima politica di un pezzo della deputazione regionale nonché di logiche asfittiche di contrapposizione e bande, prive di respiro e di innovazione.

Per questo mi considero – anche per consolare il mio staff – il vincitore morale dell’insularità.

Battute a parte, questa esperienza mi conferma che il futuro, anche del Pd, sta altrove rispetto alle piccole logiche e alle piccole ambizioni personali.

Sta fuori, nella società, sta nelle campagne elettorali fatte di temi concreti, come nel caso della mia proposta di un regolamento europeo sull’insularità, che va portata avanti e conseguita a Bruxelles.

Ho ancora negli occhi e nel cuore le tante persone incontrate e i loro bisogni.

Ho il raro privilegio di essere un senatore che ha ricevuto, dopo appena un anno e mezzo, un consenso personale lusinghiero. E ho da ringraziarvi tutte e tutti con un grande abbraccio”.

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