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all'anfiteatro romano

Festa dei Carabinieri a Siracusa, 210 anni a difesa della legalità VIDEO

Per il colonnello Barecchia è stata anche l’ultima nel capoluogo aretuseo dopo 3 anni alla guida del Comando provinciale

Anche a Siracusa è stato celebrato ieri sera l’Annuale di fondazione dell’Arma dei Carabinieri, “210 anni – è stato detto – dedicati alla tutela della legalità e della libertà”.

A fare da cornice l’Anfiteatro Romano, nell’area archeologica della Neapolis, che ha conferito utleriore solennità all’evento.

Sul palco militari in alta uniforme e una rappresentanza di tutte le specialità dell’Arma.

In platea tutte le autorità: l’arivescovo Lomanto, tutti i sindaci della provincia e i vertici dell’autorità giudiziaria oltre che delle altre forze dell’ordine.

Dopo la lettura dei messaggi del presidente della Repubblica Mattarella e del generale dell’Arma, Luzzi, è toccato al comamdante provinciale, col. Gabriele Barecchia, tenere il tradizionale discorso, intriso quest’anno di grande emozione e dedicato ai “suoi carabinieri” e alla sua famiglia.

Questa è la sua ultima festa dell’Arma a Siracusa: ad agosto torna a Roma al comando generale dopo un triennio nella città di Archimede che ha definito intenso e denso di risultati.

“Abbiamo puntato alla massima efficienza – ha detto Barecchia – e rivendico con orgoglio quanto fatto”.

Tra i tanti risultati raggiunti, oltre alle operazioni che hanno inferto un duro colpo alla criminalità organizzata portate a termine in stretta collaborazione con la Procura Ordinaria e la Procura Distrettuale,, il comandante annuncia la trasformazione del punto di ascolto dei Carabinieri di via Algeri in Stazione.

Quindi rivolgendosi alle ragazze di oggi, le ha invitate ad impegnarsi per realizzare i propri sogni, portando ad esempio le donne che sono a capo di importanti istituzioni siracusane: dal prefetto, Raffaela Moscarella, alla presidente del tribunale di Siracusa, Dorotea Quartararo al Procuratore capo, Gabriella Gambino.

Poi si è soffermato sulla grande emergenza del territorio, la violenza di genere che fa registrare 4 o 5 interventi a notte e sulla quale l’intero sistema si sta spendendo su ogni fronte non solo repressivo (stanze tutte per sè – progetto “Chiedi di Lucia).

E qui arriva l’appello rivolto a tutti a fare di più: “C’è bisogno di coraggio e generosità. Il futuro è nei vostri cuori”.

Una parte del suo discorso Barecchia l’ha dedicato alla sua famiglia, moglie e figlie, che lo supportano e sostengono anche seguendolo nei frequenti spostamenti che la sua carriera gli impone.

“Lascio un pezzo grande del mio cuore a Siracusa – ha concluso – e di sicuro tornerò per ritrovare i tanti amici”. Un riferimento particolare al comandante della Guardia di Finanza, il col. Lucio Vaccaro, fraterno amico che ha poi stretto in un sentito abbraccio.

Non sono mancate neanche quest’anno , nel finale della cerimonia, i riconoscimenti individuali e collettivi consegnati a 20 militari, che si sono distinti nell’attività istituzionale.

La serata è stata impreziosita dall’esibizione dei ballerini della Mothanz’Art e dai brani eseguiti dal corpo musicale del Liceo Musicale e Coreutico “T. Gargallo” di Siracusa.

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